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Ma quanto sarà calda l’estate della F.1 ?

Le prestazioni della Mc Laren e la sorpresa nei risultati della Mercedes sono due degli elementi che arrivano a riscaldare “ulteriormente” la F.1 che ha gli appuntamenti ravvicinati con il secondo nel fine settimana nell’Austria su quello che anticamente era lo Spielberg ed ora si chiama Red Bull in funzione della proprietà che la ha ristrutturato e riproposto nel calendario mondiale.

Il caldo della F.1 non dovrebbe per essere del meteo, visto che si corre in una conca posta a 700 metri d’ altezza con aria leggermente rarefatta, clima molto variabile, tendente alla pioggia, ma nello stesso tempo potrebbe essere torrido se il sole si riflette su questa conca.

Il vero caldo, quasi insopportabile è invece dato dal clima interno alle squadre sia dal punto di vista umano, dei piloti, sia da quello tecnico in cui le comparazioni tra gallerie del vento, sistemi di progettazione e quelli di simulazione non combaciano più di tanto a fronte di quelle che sono le sensazioni dei piloti nei confronti di monoposto ancora moto nervose che non danno le assolute garanzie necessarie per percorrere el curva con l’acceleratore flat.

L’inizio del campionato ha minato la tranquillità di mate squadre partire della campione del mondo che sta soffrendo più del previsto la “auto sospensione” dal vertice tecnico del suo mentore Adrian Newey cui bisogna anche affiancare la situazione che si è venuta a creare nei rapporti umani che ancor oggi parlano di una possibile uscita dell’uomo chiave, in pista, Max Verstappen.

A seguire, non è stato da meno l’annuncio del passaggio di Hamilton a Maranello, prematuro a fronte di quelli che sarebbero stati gli accordi per ufficializzare tutto ad agosto, ed evidentemente fatto filtrare, ad arte, per destabilizzare in un colpo solo due squadre come la Mercedes e la Ferrari, in particolare Carlos Sainz che si è trovato ed è ancora, un esodato senza futuro certo.

In tutto questo si è fatta largo, con meno clamori, la Mc Laren che viene giudicata dagli avversari come la miglior monoposto in essere che deve trovare solo un avanzamento nel livello delle strategie da usare da entrambe le parti: piloti e squadra.

In Ferrrai poi vi sono delle differenze tra il dire in GES ed il fare, ovvero quello ch è il comportamento in pista a definire nei particolari. Al tutto si aggiunge il nervosismo di entrambi i piloti. Sainz che deve trovare quanto prima un suo accanimento pe rio prossimo anno. Parallelamente Leclerc deve assolutamente dimostrare le sue capacità professionali con un risultato “assoluto” prima che arrivi Lewis Hamilton che, benché se ne possa dire, arriva in Ferrari per vincere sia per la squadra che lo paga profumatamente sia per quel titolo iridato, da record, che gli sfugge da alcuni anni.

Aston Martin sembra avere “avvisato” i suoi piloti che delle novità non sono previste a brevissima scadenza ed il prime score sembra quello di acquisire notizie da Newey mentre vene dato per certo anche il trasferimento in Inghilterra do Enrico Cardile, oggi responsabile del progetto in Ferrari GES.