Si parla tanto di sicurezza stradale, di limiti di velocità ma poi, per quanto riguarda i pedoni, fermo restando la situazione critica nello stato dei marciapiedi e delle siepi che sporgono dalle recinzioni, gli stessi devono essere de4gli emuli di Jacobs quando devono attraversare una buona parte dei passaggi loro riservati negli incroci regolati da impianti semaforici.
In un discreto, per non dire notevole numero di attraversamenti, nelle zone limitrofe al centro, anche con attraversamenti importanti per ampiezza della sede stradale da superare, la lanterna con la luce verde ha una durata di accensione che dura pochi secondi, sotto i 5 secondi, poi seguita da una accensione più lunga di quella con il colore giallo che “sollecita” i tempi di percorrenza, per l’arrivo di quella rossa che automaticamente corrisponde con il via libera per le automobili.
Già i pedoni “normodotati” si devono sbrigare a passo spedito mentre poi, chi ha difficoltà di deambulazione, giudica con un sospiro il risultato di essere riuscito ad arrivare dall’altra parte della strada ed essere in “salvo” se i guidatori non hanno l’accortezza e la “gentilezza” di muoversi dai loro “blocchi di partenza” con oculata ricerca di dosare le accelerazioni in funzione di un risparmio di carburante, fatte salvo le vetture elettriche che hanno proprio nel scatto d fermo il loro momento di “libidine” corsaiola, peraltro silenziosa e pertanto ancor più pericolosa per i pedoni.