Patrocinato da Max Verstappen, che lo giudica come il compagno di squadra ideale, Sergio Perez si è visto confermato dalla Red Bull come secondo pilota a fianco del campione del mondo per la prossima stagione e con una opzione a favore ella squadra per l’anno successivo, il 2026.
Si stabilizza così la line up della squadra campione del mondo in quanto il pilota messicano viene considerato l’elemento giusto per rincorrere il titolo iridato tra i costruttori, sia pure con i suoi alti e bassi negli ultimi risultati che fanno si che sia alle spalle di Sainz nella classifica iridata piloti e nello stesso tempo non essere un elemento di disturbo per la riconferma iridata dell’olandese.
Dopo la serie di “terremoti” che ha interessato la squadra di Milton Keynes, sia dal punto di vista di alcuni rapporti definiti anomali da parte di Christian Horner, ed il conseguente, anche, abbandono da parte del suo vertice tecnico di punta Adrian Newey, che ha coinciso anche con una certa divergenza tra le due correnti azionarie di gestione della proprietà, dopo la morte del patron austriaco che era riuscito a gestire i difficili equilibri in merito, era necessario riportare una sorta di “armistizio” per garantire la continuità del risultati.
Risultati che, proprio nelle ultime tre gare disputate nel mondiale di F.1, hanno latitato, con un solo successo e suddiviso gli altri tra Mc Laren e Ferrari oltre al problema in partenza in cui è stato coinvolto Perez a Monaco con i conseguenti forti danni economici per il recupero della sua monoposto quasi completamente distrutta.
Da determinare cosa ha significato il ritorno di Newey sul muretto della squadra, dopo l’annuncio della sua rinuncia a proseguire il suo rapporto ed il saluto dato, subito dopo alla squadra in pista. Sarà interessante vedere quale sarà la line up del muretto nell’appuntamento del fine settimana in Canada e di conseguenza l’eventuale risultato finale.