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Monaco G.P. anomalo in tutto

Il regolamento della F.1, che obbliga all’utilizzo di almeno 2 tipologie tra le gomme disponibili, deve essere riconsiderato. Ovvero deve determinare che, in una situazione come quella che si è verificata al pronti via e non si sono percorsi che poche centinaia di metri, anche se si sostituiscono gli pneumatici nella sosta, per la sospensione della gara con bandiera rossa, poi deve ritenersi comunque obbligatorio effettuare un pit stop, con cambio gomme, in piena regola.

Una gara in cui le monoposto, a detta e lamentela di alcuni dei piloti, viaggiavano a dei ritmi decisamente più lenti a fronte di quanto effettuato nelle simulazioni gara nelle prove libere, non desta interesse sia pure con una Ferrari dominante.

D’altronde, i primi 4 piloti che hanno effettuato questa sostituzione, poi hanno voluto e dovuto impostare questo ritmo che consentisse di arrivare alla fine del 78° giro senza effettuare soste che li avrebbero precipitati all’interno del gruppo degli inseguitori.

Andando a visionare i singoli giri veloci, ottenuti in gara si nota come la vera rincorsa sia stata tra Verstappen ed Hamilton, che hanno effettuato il pit stop e che hanno inflitto, con il neo acquisto per la Ferrari il più veloci, distacchi abissali con Sainz il più “veloce” degli inseguitori, Leclerc a quasi 1″ e Pista e Norris con tempi ancora più lenti di 2″5 e oltre 2″.

In queste condizioni, fermo restando la tipologia del tracciato non si sono evidenziati i veri limiti delle monoposto e gli stessi piloti erano nelle condizioni di non poter commettere quei possibili errori che sarebbero potuti emergere se il ritmo fosse stato quello di una vera gara a confronto diretto.