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Sono in crescita le quotazioni di Newey?

Quanto successo, nel fine settimana a Montecarlo, non ha fatto altro che aumentare le quotazioni d’ ingaggio per Adrian Newey che è stato richiamato in prima linea, al vertice d el muretto nella Red Bull, almeno in pista, per vedere cosa è mancato nelle ultime due gare, questa in particolare, per mantenere quella competitività che era caratteristica nella gestione della squadra campione del Mondo.

Se in molti avevano dato per decaduta la “regina”, che ad Imola non aveva sentito la necessità o potuto mantenere un vantaggio spasmodico, forzando i ritmi di gara in funzione degli inseguitori che si erano fatti molto aggressivi, il risultato in qualifica ed in gara a Montecarlo, sia pure nella sua assoluta anomalia agonistica per mancanza di opportunità di sorpassi, hanno fatto scattare un allarme di cui si deve trovare la causa già dalla prossima gara ed al massimo in quella di Barcellona, un tracciato molto significativo per estrapolare la competitività di una monoposto.

La presenza di Newey non ha dato risultati eclatanti anche se lo si è visto sullo schieramento andare ad esaminare compiutamente sia la monoposto della Ferrari sia quella della Mc Laren e prendere i suoi soliti appunti. Poi ci ha pensato Perez in pochi metri di gara a dare un assist non da poco agli avversari smarcandole per il cambio gomme, nella sosta, by passando il regolamento sportivo che ha messo in mostra una “falla” da rivedere in quanto non vi era nessuna valutazione tecnica per la sostituzione.

A parte i danni per il lavoro in sede e la valutazione economica dello stesso in cui sembra che la colpa sia tutta da imputarsi a Magnussen, anche se al momento non sono state sancite altre decurtazioni di punti che lo porterebbero a dover saltare una gara a tutto vantaggio di Bearman, l’ assist è stato basilare, per chi, come la Ferrari, non ha dovuto essere impegnato in un pit stop durante la gara vera e propria, senza la presenza di una Safety Car in pista, con quelle che sarebbero potute essere le possibili conseguenze.

Sinceramente se fossi nella proprietà e nella gestione della Red Bull opterei per un tentativo, nei modi e nelle opportunità economiche, per rivedere quanto successo e deciso sinora. Rivedere e correggere per riportare in una nuova e diversa versione, anche per chi sinora ha lavorato con lui, il “genio” all’interno delle competenze di settore anche con una formula contrattuale che possa essere, più o meno quella che si sente dire sia richiesta alle controparti per la sua “assunzione”.

C’è un dato che sembra sia stato espresso dai vertici della casa inglese. mancanza di correlazione con quanto avviene al simulatore e quanto invece avviene in pista. Una situazione che in Ferrari è stata ben nota per parecchio tempo e che ovviamente richiede di correre ai ripari immediatamente se si vogliono mantenere quella manciata di punti che sono ancora in essere e che hanno ravvicinato l’inseguimento di Leclerc a Verstappen con una parvenza di riapertura nel campionato Piloti, ma più consistente in quello Costruttori..

Da capire è quello che ora non stiamo vedendo, ovvero quale è e sarà il ruolo di Newey nelle prossime giornate, all’interno della sede di F.1 in un confronto costruttivo, coinvolgendo Verstappen, anche se non gli si può imputare più di tanto, visti i risultati nelle qualifiche di Perez, con la stessa monoposto saltellante come una cavalletta.

Stesso dicasi per quello che può essere il comportamento della concorrenza, che è quanto mai disposta a rispondere ai suoi desiderata economici e funzionali, visto quanto successo sinora. Se poi, con una sua eventuale presenza a Montreal e a Barcellona, in cui i risultati in pista dovessero rientrare nella abitudine prestazionale del passato, la cosa diventerebbe ancora più “intrigante” ed interessante.