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FERRARI F1

Quella regola del “non c’è il due senza il tre” oggi è quanto mai temuta

La proverbiale regola popolare del “non c’è il due senza il tre” si é perfettamente confermata durante la fase delle qualifiche per il G.P. di Monaco che è programmato tra poche ore su un tracciato dove è tutto sold out per quanto riguarda quelli che sono i posti disponibili da cui poter essere presenti alla corsa, anche a distanza.

Non solo; la pole di Leclerc, 250 ma nella storia della Ferrari in F.1 e 24ma personale del monegasco agguantata sul circuito di casa, ma anche le sue prestazioni, in generale nel fine settimana hanno fatto sì che l’essere presenti oggi sia diventato un must per appassionati di F.1 che hanno preso d’assalto ognuno dei posti disponibili sulla pista, sui balconi e, per i vip in passerella, sugli yacht ormeggiati in porto di cui, quelli solitamente presenti dopo la variante sono stati portati un pò più distanti dalla banchina per ragioni di sicurezza.

Sinora tutto è filato liscio come l’olio, compreso l’allarme lanciato da un sensore motore, su qualcosa di anomalo che ha interessato l’olio nel terzo esemplare già in uso da parte della Ferrari in stagione, sui 4 autorizzati, per Leclerc.

Allarme che è arrivato al momento giusto per cui i tecnici hanno deciso di non rischiare né perdere tempo alla ricerca del perché, ma hanno immediatamente deciso di sostituire il motore. Senza ricorrere al motore 4, hanno deciso la sostituzione, rimontando sulla SF-24 EVO 16 il motore 1 che è quello che sinora ha percorso più chilometri, visto che su questo tracciato il motore è sollecitato al massimo meno del 30% sulla lunghezza giro complessivo.

Operazione che ha consentito, tranquillamente ma non troppo, di dare la garanzia al pilota di poter spingere al massimo per ottener il risultato necessario per la terza volta dopo quanto già successo negli anni 2021 e 2022. La sua pole personale e la posizione al via non sol prestigiosa ma utilitaristica.

Ora però è necessario che l’ adagio popolare venga totalmente disinserito, per evitare che si voglia confermare anche in gara, ovvero non poter concretizzare in un successo quanto di buono è stato fatto sinora. Il pilota ha fatto quanto in suo potere, sarà accompagnato dal supporto del compagno di squadra Sainz che potrebbe essergli una garanzia, con un ottima partenza, replicando quel ritmo mostrato nelle simulazioni gare con entrambe le tipologie di gomme che si sono dimostrate le più adatte per la progressione gara.

Ora bisogna che i controlli pre gara, per quanto disponibili senza incorrere in sanzioni, e le strategie “evolutive” durante la gara stessa, non vanifichino, come in quelle due precedenti occasioni di pole, quello che il pilota potrebbe ottenere, finalmente per lui, sul circuito di casa, salendo sul gradino più alto del podio per ricevere, dalle mani del Principe, quello istituzionale, il trofeo destinato al vincitore e diventare sempre più il “principino”.

Ultima delle ipotesi: se si arrivasse a posizioni invertite, con Sainz al comando e Leclerc alle sue spalle, all’ultimo giro, il madrileno manterrà fede alla dichiarazione d’intenti rilasciata ed in cui deve lavorare per supportarne la vittoria?