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Motor Valley attenta il “demolation” Lab di Maserati un allarme ? Il tempo stringe

Le ultime notizie relative al futuro dell’ Innovation Lab di Modena, la iper struttura voluta da Sergio Marchionne che la voleva come generatore di nuove idee che spingessero verso il successo di un nuovo polo nel settore dell’automotive in cui Alfa Romeo e Maserati unissero di propri DNA, per sportività ed eleganza, ci fanno pensare in quanto questa struttura che è destinata ad essere svuotata ed abbandonata a se stessa verrà occupata dai soliti noti e specialisti in occupazioni abusive.

Una fine misera, sia per quello che è stato l’impegno economico a suo tempo profuso, sia per quelle che erano le prerogative che non hanno trovato corrispondenza e che di certo avranno anche una ricaduta sul settore degli studi universitari dedicati al settore dell’automotive, su cui l’Ateneo locale spinge molto del proprio prestigio, che sta vedendo una recessione che non era certo ipotizzata e che ha subito evoluzioni recessive improvvise. .

La Maserati da parecchio tempo, dai tempi in cui da proprietà indipendente era stata fagocitata dalla Citroen prima e dalle successive vicende, fallimento della casa francese, che la coinvolsero sotto il controllo di De Tomaso e della GEPI, con il successivo ingresso nell’orbita Fiat, poi Ferrari e di nuovo Fiat, FCA e Stellantis.

Successive “adozioni” a distanza che non ebbero altro che una sopravvivenza caratterizzata da alcuni picchi di successi, vedi Innovation Lab sempre in coabitazione con altri marchi, che poi sono svaniti come la neve al sole.

Unica possibilità di non diventare una struttura decadente e “pericolosa” in mani anonime, più o meno illegali, sarebbe opportuno che la stessa potesse rientrare nell’orbita della Ferrari, ma qui il discorso si allarga con l’acquisizione di tutto il gruppo Maserati da parte della rigogliosa e ricca S.P.A. di Maranello, con cui peraltro non vi sono più i legami recenti dettati, allora, dalla fornitura dei motori 8 cilindri Ferrari in versione Maserati ed Alfa Romeo, identificabili da differenti colori dei carter copri valvole.

La modernità della struttura potrebbe poi anche essere di interesse per HPE che opera per conto terzi, automotive, in Italia ma sopra tutto all’estero per motori e quant’altro destinato alle supercar e che gode di un buon incremento di settore anche per quanto riguarda le risorse umane.

HPE -Coxa che è un riferimento tecnologico voluto da Piero Ferrari in persona che ne ha fatto un gioiello di famiglia oltre a quel pacchetto di azioni FERRARI che risulta quanto mai redditizio in valore capitale e dividendo a fine anno.

Azienda in cui sono stati raccolti anche i migliori uomini che lavoravano in passato proprio nei singoli vertici dei settori a Maranello e che ne hanno consentito uno sviluppo decisamente interessante capitanati da Andrea Bozzoli .

In particolare in questa sede potrebbe, e sarebbe la sua salvezza, trovare un allargamento Mekané che all’interno di HPE Coxa si occupa delle formazioni avanzate di ingegneri in stretta collaborazione con gli atenei di Bologna e Modena.