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Imola quale sarà la strategia migliore?

Il Campionato del Mondo di Formula1 torna in Europa e lo fa in Italia, dove si era corsa l’ultima gara nel continente, G.P. d’Italia a Monza. Con l’appuntamento del fine settimana sono 105 le gare iridate disputate in Italia il record tra le gare valide e di queste 30 si sono sviluppate all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Fernando Alonso, è il pilota che ha maggiore frequentazione in questo tracciato e conquistò il successo nel 2005 al termine di un esaltante duello con Michael Schumacher, replicato l’anno successivo in cui il tedesco ha dato inizio ai suoi sette successi (sei con la Ferrari, uno con la Benetton)

Tra le squadre sono la Williams e la Ferrari che condividono il primato di 8 vittorie, mentre Ayrton Senna, con la stessa cifra è il pilota con il maggior numero di pole, l’ultima in quel tragico 1984

In questo settimo appuntamento della F1, il fornitore unico ha selezionato per le gomme da asciutto le mescole più morbido: C3 come Hard, C4 come Medium, C5 come Soft. È la stessa scelta prevista per lo scorso anno ma che non poté essere sperimentata per la cancellazione della gara: si tratterà quindi del debutto di questo tris sul tracciato emiliano, visto che la selezione del 2022 era stata composta da C2, C3 e C4.

Imola è una delle piste storiche presenti nel calendario iridato ed è nota per essere molto tecnica per la combinazione di curve e staccate complesse. Pista che ha avuto come promotore del progetto Enzo Ferrari, che lo definì una sorta di “piccolo Nürburgring”.

I pneumatici non sono particolarmente sollecitati sia per la tipologia del tracciato sia per l’asfalto, relativamente abrasivo, che risale per il 70% delle sua lunghezza al 2011. Trattandosi di un circuito molto utilizzato il manto stradale ha un buon livello di aderenza che va aumentando man mano che le vetture girano in pista.

19 curve (10 a sinistra, 9 a destra) ed una buona variazione altimetrica si snodano con una sede stradale stretta ed ha una sola zona DRS, per cui i sorpassi sono abbastanza impegnativi. In funzione di ciò le qualifiche acquisiscono un’ importanza determinante e di solito solo che parte dalla prima fila è “destinato” a vincere.

Se, tradizionalmente, si ha una sola sosta ai box per il cambio gomme, visto che il tempo perso in pit-lane è uno dei più elevati di tutto il calendario iridato, le mescole proposte potrebbero rivoluzionare le strategie.