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Chiamare la SF-24 solo EVO è riduttivo

La monoposto che la Ferrari ha portato insista oggi a Fiorano e che dal prossimo fine settimana ne dovrà difendere i colori nel campionato del mondo di F.1 è una rivoluzione radicale del progetto di base di cui è rimasta inalterata solo la scocca per non doversi sobbarcare un’ulteriore omologazione, ammesso e non concesso che questo invece sia segretamente successo.

Tutto ciò che è posizionato all’esterno della scocca rappresenta una radicale evoluzione della specie che evidentemente sente l’effetto della nuova operatività dei vari tecnici approdati a Maranello, in particolare dalla Red Bull.

Ali, pance, cofano motore e fondo della monoposto sono stati aggiornati in modo radicale e devono rappresentare un nuovo corso da cui partire per l’affinamento per il resto della stagione e di cui da venerdì prossimo si deve lavorare in funzione di ogni singolo tracciato e della tipologia di gomme che saranno disponibili e che sono da sfruttare al massimo.

Altra cosa che deve essere stata al centro dell’evoluzione potrebbe essere la frizione ed il gruppo trasmissione vista la “pedanteria” con cui le simulazioni sono state effettuate e tutte a partire dalla stesso punto del tracciato.

La vera importanza della sessione odierna è stata quella di raccogliere dati da immettere poi nel simulatore che ha lavorato, anche e quasi in parallelo.

Durante il lavoro effettuato ci si è subito accorti che era meglio aprire qualche sfogo dell’aria nella parte alta del cofano motore, in prossimità di quella configurazione denominata bazooka che è stata abbinata con altre modifiche d’aerodinamica sul posteriore, superiore in modo da andare a cercare la massima efficenza del fondo e del profilo estrattore.