Carlos Sainz ha forse confuso Miami con Las Vegas ed ha infilato un poker d’ assi di iatture, in una gara in cui al pronti via voleva puntare alla vittoria. Una pia illusione per il madrileno, che di buono può solo vantare un ottima partenza che gli ha fatto guadagnare 16 metri, inutilizzabili, e continua anche a sfogliare la margherita del proprio futuro.
Il primo asso nella manica o nel …. glielo ha infilato Perez che ha valutato male la distanza che intercorreva tra la sua casella di partenza e la prima curva. Quando si è accorto che tutti voltavano si è attaccato ai freni perché se avesse centrato Verstappen, lo ha evitato per un alito neanche un soffio, avrebbe avuto la certezza di dire addio al rinnovo del contratto con la Red Bull per il prossimo anno
Sbagliato il primo e vero strike di giornata ha però incrociato Sainz ha intercettato la sua traiettoria, che era alle spalle di quella del campione del mondo, e gli ha fatto perdere tutto quanto di buono aveva fatto.
A seguire, quando la squadra lo ha chiamato ai box per il pit stop, non appena ne è uscito si è trovato in pista la safety car che ha favorito tutti i suoi avversari che stavano per effettuare il cambio gomme ed hanno colto l’occasione proficua per effettuare l’operazione risparmiando secondi su secondi ai suoi danni.
Ossequioso del proverbio, che ricorda che non c’è il due senza in tre, l’altro asso se lo è poi trovato nel …. quando un leggerissimo cambio di traiettoria, dovuto alla staccata in un sorpasso all’arma bianca e con pneumatici che già soffrivano, si è concluso con un contatto con lo spoiler della monoposto di Piastri che si è visto costretto ai box per la sostituzione dello stesso.
Come se tutto questo non bastasse l’investigazione da parte dei commissari della Fia si è conclusa con una “benevola”, alla detta del collegio giudicante, punizione che gli ha fatto perdere la posizione proprio a favore di quel Perez che gli aveva già rovinato la giornata e che lo ha anche preceduto al 3° posto tra i giri veloci ottenuto al 55° passaggio.
Per un anno intero, poi, ha sulla sua super licenza una penalizzazione di 1 punto, niente di preoccupante visto che è la prima di questa tipologia di penalità sui 12 punti, come da egualmente.
In Ferrari dicono che Sainz abbia un diavolo per capello e che non veda l’ora di infilarsi nel simulatore per completare la preparazione per il prossimo G.P. ad Imola, mentre corre voce che, vista l’importanza e l’entità degli sviluppi tecnici approntati, la Ferrari non decida di andare in pista a Fiorano in questa settimana per consentire ai suoi piloti di conoscere dal vivo e dal vero il nuovo comportamento della SF-24 Evo.