L’arrivo del nuovo sponsor, a partire dallo scorso G.P. di Miami ufficialmente, è il momento per cui la Ferrari avrebbe la necessità di “operare” una serie di riprese specifiche ed univoche nonostante vi siano già disponibili una dovizia di quelle di un intero fine settimana con un paio di gare.
In realtà, la volontà di essere in pista a Fiorano, non appena il clima lo permettesse, nelle prossime ore, sopra tutto per il calore d’ambiente, per sfruttare i secondi 200 km: che sono disponibili 2 volte in un anno di gare, ha uno scopo prettamente tecnico.
Sulla SF-24 dovrebbero essere infatti montati una serie di importanti sviluppi tecnici che dovrebbe migliorare sia la sua efficenza aerodinamica e velocistica a fronte della prima versione che sino ad ora è rimasta abbastanza invariata e più puntata a riconoscerne le qualità, sia per riprendere un più ampio discorso sulla maggiore facilità per trovare il giusto range per far funzionare le gomme a livello ottimale.
Questi 200 km. sono da far sviluppare equamente tra i due piloti, senza escludere che in questo lavoro possa essere utilizzato Oliver Brearman che ad Imola dovrebbe sviluppare un lavoro con la Haas durante i primi 60 minuti delle prove libere 1 senza dimenticare che lui è pur sempre il terzo pilota della Ferrari, in caso di necessità, come è già successo positivamente quest’anno.
A Fiorano la prima versione della SF-24, versione di base, ha già sviluppato questa tipologia di lavoro e quindi sussistono parametri concreti per capire se e di quanto la versione EVO sia migliore rispetto a quanto già conosciuto e come poter arrivare alle prove di Imola con una serie concreta di informazioni da mettere a diretto contatto con quanto estrapolato in CFD, alla galleria del vento e nello stesso tempo per dare altre informazioni al simulatore dove i piloti potrebbero anticipare la loro presenza in pista. Specialmente per il secondo dei piloti, al lavoro nel pomeriggio.