Sono state solo 60.000 le persone che hanno passato il conta persone all’ingresso del cortile d’onore dell’ Accademia Militare dove sono state accentrate le maggiori novità esposte al Motor Valley Fest che invece ha lamentato una certa assenza di vetture esposte nelle piazze icone della città, P.za Grande e P.za Roma.
L’obiettivo degli organizzatori, annunciato in presentazione dell’evento, sarebbe stato quello di arrivare a recuperare i numeri che si erano registrati nelle primissime edizioni quando il tutto aveva attirato a Modena 80.000 presenze.
Si pensava di superare questo numero anche tenendo conto di quanto sta avvenendo in Italia dove fioriscono come funghi iniziative analoghe che attirano molto pubblico.
Proprio nelle settimane precedenti, seconda decade di aprile sempre in zona, è stata organizzata l’Italian Motor Week che prevedeva una serie di iniziative analoghe a quelle ipotizzate nella MVF e questo ha di sicuro portato ad avere un numero minore di presenze per cui è necessario, per il futuro, dilazionare e distanziare queste iniziative che si fagocitano, tra di loro gli appassionati di settore
Come se questo non bastasse, in questo fine settimana che è in arrivo, sembra che al parco Novi Sa di Modena sia organizzato un raduno di vetture, più anziane che storiche, a cui avrebbero già aderito ed iscritti 300 proprietari.
Questo è veramente troppo e se si vuole fare qualcosa di più concreto bisogna dilazionare nel tempo queste organizzazioni in funzione di quelle che sono le attenzioni di pubblico e mediatiche che si spera di ottenere.