L’articolo di F.1 sulla Gazzetta dello Sport, questa mattina, è dedicato alla concreta opportunità dell’arrivo di Adrian Newey che viene definito, nel titolo “Super consulente” e che la Ferrari deve mettere sul piatto della bilancia 100 milioni, ovvero in pratica la stessa cifra offerta dall’Aston Martin.
Il vantaggio di Maranello sta nell’avere già sotto contratto, come pilota, Lewis Hamilton verso cui il progettista inglese esprime un grosso interesse per quanto concerne quella collaborazione che sinora non vi è stata l’opportunità di concretizzare.
Un lungo articolo, circostanziato, il cui tempo di lettura viene indicato in 4,31 minuti e supportato da un paio di pezzi con commenti di piloti che a suo tempo hanno guidato la Williams progettata dal mago tra cui Patrese che lo definisce indispensabile per la certezza iridata.
L’ ho letto e riletto attentamente per essere sicuro che nello stesso non vi si trovasse nessun accenno a Charles Leclerc, quasi lo stesso venga già posizionato alle spalle di questa accoppiata cui si dà per demandato il compito di ribadire il concetto di super team per rinverdire i trascorsi ad inizio millennio.
Questa mancata citazione non può far altro che contribuire ad uno stato di ansia da parte del monegasco di cui già si sono percepite le conseguenze nel mancato raggiungimento del podio, come avvenuto per la prima volta in stagione, nel G.P. di Cina dove la tensione alla prima curva nei confronti di Sainz ha aperto le porte agli avversari che si sono inseriti all’interno e sono poi risultati irraggiungibili quando si sono montate le gomme con il battistrada più duro tra quelli disponibili e la SF-24 ha evidenziato le problematiche già conosciute ad inizio stagione e che l’utilizzo della gradazione del battistrada “media” ha consentito di sopperire .