Il bronzo è un metallo che non trova una applicazione tecnologica nelle monoposto ma ha un’applicazione spropositata per quanto riguarda gli atteggiamenti di molti dei componenti del Circus che, quando va bene, cambiano opinione da un giorno all’atro se non dalla sera alla mattina a fronte delle dichiarazioni che rilasciano, ormai, a ruota libera, specialmente sui social, anche solo per darsi importanza, ottenere quella visibilità che, con le prestazioni in pista, latitano.
L’ultimo episodio è legato al rinnovo del contratto, per quanto riguarda Fernando Alonso, supportato “psicologicamente” in questa decisione dalla prossima fornitura di motori da parte della Honda per l’Aston Martin mentre a suo tempo il motore nipponico era stato, a suo tempo, paragonato ad uno di quelli utilizzati in F.2, per potenza.
Tra poche ore, con l’arrivo dei piloti in Cina, ci sarà da presentare attenzione a quelle che saranno le prese di posizione degli stessi che nell’appuntamento appena trascorso hanno manifestato parecchie perplessità per il debutto delle gare sprint su una pista in cui le monoposto sono state assenti da parecchio tempo a causa delle varie epidemie.
Solo 60 minuti di prove, per la messa a punto, sono giudicate troppo poche per la giusta messa a punto delle monoposto senza doversi “preoccupare” subito del doversi impegnare nelle qualifiche e poi alle gare stesse. Oltre a ciò entra in vigore anche il nuovo corso tecnico – sportivo con cui si sono volute aggiornare le tempistiche relative ai 6 appuntamenti con una certa liberalizzazione di quelle che sono le tempistiche e le norme che gestiscono il parco chiuso in cui non si possono effettuare interventi probanti.
Altrettanto si può dire anche per tutto quello che è stato il trambusto che ha visto coinvolti gli uomini di vertice della Red Bull e le dichiarazioni degli interessati che sembravano destinati a seguire delle strade differenti prima di analizzare concretamente se i loro passi sarebbero stati lunghi come la gamba.