Fatta salva la gara che ha dovuto disertare per il problema fisico, Carlos Sainz è sempre andato a podio, vittoria compresa, nelle restanti 3 gare cui ha potuto sinora partecipare regolarmente.
Nonostante ciò, in una stagione che anticipa alcuni rinnovi contrattuali importanti, il madrileno potrebbe rimanere con il cerino in mano visto che la Ferrari ha anticipato, anche improvvisamente, che sarà sostituito da Lewis Hamilton.
Il posto lasciato liberi in Mercedes sembra aver scatenato un domino di “sostituzioni” in cui si è inserito di prepotenza anche il putiferio “umano” esploso in Red Bull, in cui la situazione è diventata caleidoscopica ed ogni giorno si sente di qualcuno che vorrebbe andare, salvo poi ritrattare dopo poche ore.
Tutti i vertici dell’azienda hanno perso il controllo delle rispettive posizioni non capendo che i risultati ottenuti sinora sono da ascriversi all’unità d’intenti cui ogni singolo ha contribuito con il proprio lavoro e che difficilmente potrebbe ottenere subito gli stessi risultati tentando nuove avventure presso altre squadre.
E’ ovvio che un posto sull’attuale monoposto sia quanto mai appetito in particolare per quanto riguarda l’aspetto tecnico e competitivo in funzione di una prossima stagione in cui i tecnici saranno molto più attenzionati dai programmi a partire dal 2026 che a spendere molti dei soldi del budget cap per una transizione di specie.
Perez però sembra intenzionato a mantenere il proprio posto ben saldo visto che lo stesso, si dice, che sia solo legato ai risultati ottenuti che sono sinora quelli giusti, pur sapendo che sono più tecnici che di pilota che insegue sistematicamente ed inutilmente Verstappen.
Il posto libero è quello di Hamilton in Mercedes e sono in molti che lo “corteggiano” anche se lo sviluppo della monoposto non sembra più essere quello di una volta e l’opportunità di poter lottare per la vittoria è ancora lontana.
Toto Wolff non ha certo l’acqua alla gola in quanto la situazione gli consente di poter puntare sul giovane Antonelli che sta continuando a crescere nel programma addestramento, nelle formule minori, e che richiede un ingaggio che non è certo quello che possono esigere i piloti di primo piano che si stanno offrendo alla squadra.
Un’altra delle opzioni è legata all’ Aston Martin che ha in essere un importante programma di rinnovamento strutturale ed in cui l’unica posizione che è imprescindibile è quella di Stroll, il figlio del padrone sia pure in presenza di prestazioni troppo altalenanti.
Per Sainz ultima opzione è quella rappresentata dall’evoluzione della ex Sauber che per l’ultimo anno avrà i motori Ferrari in attesa che, oltre alla proprietà economica, l’Audi concretizzi anche tutto il programma tecnico, relativo ai motori. In Audi vi è poi il doppio legame del padre che sta facendo molto bene nel settore dei Raid.
L’unica certezza è che un mercato piloti così agitato, in un inizio di stagione ed in modo così alla luce del sole, non ha mai fatto parte del sistema F1.