C’è un ristorante modenese, quello che difende l’entità gastronomica all’estremo confine sud del comune, sulla via Giardini dopo Baggiovara, e che ha un nome dedicato, al trenino che passa al suo confine, e sarebbe degno di una fermata ad un effettivo “binario14” cui fa riferimento come anche in parecchi piatti del menù in modo da collegare maggiormente con il centro cittadino, dove fanno bella mostra di sé alcune uova di Pasqua da record.
Quello “trionfale” che arriva quasi al soffitto è al cioccolato al latte ed ha un peso netto di 20 chili di dolcezza, da titolo iridato in F.1 poi ve ne sono due, al cioccolato fondente da 10 kg di cui uno anche artisticamente lavorato, per il secondo e terzo classificati. Quale è la sorpresa al loro interno. Vista la passione dei titolari per lo sport l’interesse cade anche sulla F.1.
Ecco appunto: quali possono essere le sorprese per questa Pasqua dentro le uova delle singole squadre e piloti? Tante, nessuna, molte da aprire in un prossimo futuro, perché quest’anno la Pasqua ricorre un pò troppo presto, nella sua flessibilità del calendario per delle decisioni definitive.
Arriviamo alla F.1 dove, qui si intende ovviamente per dimensione collettiva l’uovo da 20 kg., al cui interno vi è una serie di almeno 17 uova, di cui alcune a “Matrioska”, che possono avere le giuste sorprese dando per definito che solo pochi piloti: Hamilton, Leclerc e Stroll possono avere la certezza del posto in squadra nel prossimo anno viste le clausole contrattuali, più o meno restrittive ed i sommovimenti in essere.
Uova di Pasqua con le sorprese per i piloti, dopo lo spostamento di Hamilton alla Ferrari, il licenziamento di Sainz, che continua ad essere però l’unico pilota a vincere con una rossa, sinora, e tutta la baraonda creata dalle bellicose manovre interne alla Red Bull con quelli che potrebbero essere gli spostamento di tecnici di vertice che sono contesi a suon di milioni di euro da parte di non poche squadre che sono impegnate a risolvere i rispetti cubi di Rubic nell’anno di transizione, 2025, in cui tutto sarà accentrato a definire la nuova serie di monoposto da utilizzare a partire dal 2026.
Sfaccettature molto complesse che trovano legami stretti tra l’essere pilota e l’essere un progettista in funzione di una cosa imprescindibile: per quanto valente possa essere un pilota di F.1, se lo stesso non ha una monoposto che sia affidabile, in prima battuta, ed altamente competitiva, non gli rimane altro da fare che sfogliare la margherita nella rincorsa a battere record per pole, gare e campionati vinti.