Per la seconda volta nel breve tempo, dopo Las Vegas, c’è stato un “tombein de Ferrari”, ovvero un tombino, sollevato dal passaggio di Hamilton ha costretto, questa volta Lelcerc ad interrompere il lavoro in pista, sia pure fermando il miglior crono della mattina.
Un “tombein de Ferrari”, che sollevandosi ha distrutto il fondo della SF-24 costringendo i meccanici di Maranello ad un super lavoro proprio in un momento cui vi è una carenza di ricambi che sono stati, pertanto ordinati alla GES di Maranello, per una spedizione straordinaria all’inizio ella prossima settimana.
Buon per la Ferrari, con il tempo necessario per la lunga riparazione della pista, che il lavoro supplementare non è costato in quanto il tempo è stato fatto recuperare dagli organizzatori nel pomeriggio dove Sainz ha dimostrato che sul giro “secco” e con le gomme dal battistrada più tenero ha rifilato 7/10 alla Red Bull condotta da Perez che a sua volta ha regolato Hamilton che ha utilizzato, un pò come tutti, tutte le tipologie di mescole senza premere sul veloce come ha fatto Sainz con le gomme più tenere disponibili per le prime due gare della stagione.
E’ opinione comune che la monoposto campione del mondo sia già quella da battere e da copiare, dove e quando sia possibile, visti i tempi velocemente costanti nelle simulazioni di gara.
Norris ha confermato che la McLaren ha tante buone cose da dire, come pure la Racing Bull con Ricciardo che ha tenuto in 6a posizione Leclerc, che però, con la sospensione della mattinata non è riuscito a concludere il suo programma sulla distanza pur avendo però delle informazioni abbastanza rassicuranti su quelli che sono stati i livelli di deterioramento, si mormora quasi inesistenti nelle simulazioni sui 10-15 giri continuativi con tempi costanti ed abbastanza veloci, in funzione della quantità di carburante utilizzata.
Alle sue spalle, ma con ritardi più consistenti rispetto alla “pole” , si è confermato, per il secondo giorno consecutivo Stroll con l’Aston Martin che ha preceduto Ocon con l’Alpine.