In un convegno sul doping e lo sport che si è svolto a Modena ci si è dimenticati di inserire nel dibattito la stessa tipologia di significato anche per la vita quotidiana.
Il tema era accentrato sullo sport, perché sussiste il clamore della cronaca, ma è sfuggito che la cosa ha ben più ampie implicazioni nella vita normale, sia quella lavorativa, sia quella dell’utilizzo dei mezzi di trasporto, sino ad arrivare alla gestione della vita domestica quotidiana visto che qui i numeri sono decisamente superiori.
Questa parte rappresenta infatti la maggiore percentuale d’interesse in quanto una bella percentuale di medicine d’uso comune hanno proprio delle contro indicazioni normative per quanto riguarda l’utilizzo agonistico e ne portano evidenti “allert” all’esterno delle confezioni senza dover andare a dover leggere il bugiardino che è la cosa meno letta in Italia.
Oltre al classico ed evidente “pittogramma” in Rosso, sempre sull’esterno posteriore della scatola, si trovano delle indicazioni testuali, ma con le stesse dimensioni dei caratteri in cui si avverte di tenere il tutto fuori della portata dei bambini, in cui vi è la dicitura che “avverte” come la stessa medicina può avere delle influenze negative sulla guida e nell’utilizzo delle macchine utensili.
Altro argomento trattato ma sempre rivolto allo sport è stato quello dell’abbinamento degli integratori che in combinazione con cibi e bevande possono arrivare a lasciare tracce che la WADA considera alla guisa dell’uso di dopanti.