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” Variazioni minime e pur indispensabili per il balzo successivo.”

“Si va avanti pazientemente, passo dopo passo, modificando e migliorando, talvolta con variazioni minime e pur indispensabili per il balzo successivo. fine. Ogni conquista, ottenuta, schiude infatti muove soluzioni, apre ulteriori orizzonti secondo una reazione a catena che non sembra avere fine.”

Sono passati 44 anni da questa dichiarazione rilasciata da Enzo Ferrari ed inserita nel suo libro Le Mie Gioie Terribili al capitolo “correre per il futuro” e dimostra di essere quanto mai attuale in funzione proprio del lavoro che i progettisti dell’attuale GES hanno fatti nel progetto 676 per trovare quelle soluzioni che hanno impedito, nell’ultima stagione di F.1, alla SF-23 di poter essere competitiva nei confronti della Red Bull, per il titolo iridato, e della Mercedes a fronte della seconda piazza nel campionato costruttori.

I punti chiave, che di volta in volta, si sono palesati duranti i vari sviluppi al CDF ed alla galleria del vento hanno richiesto di sviluppare e verificare poi alcune soluzioni relative alla sicurezza, punto obbligatorio secondo i dettami della Fia a salvaguardia dell’incolumità dei piloti.

Tenendo ben presente questo obiettivo, da cui non si sfugge in modo imprescindibile, nello stesso tempo continuare a sperimentare sino a quale punto ci si potesse spingere per ottenere quel miglioramento “obbligatorio” per recuperare, almeno sperimentalmente al simulatore, quei decimi di secondo che sinora hanno limitato, in gara, i risultati della monoposto in particolare per ottenere il miglior sfruttamento dei pneumatici.