Nella scorsa settimana le azioni della Ferrari sono state scambiate anche con un controvalore singolo di 320€ per i quantitavi definiti interessanti. Se si pensa al valore con cui le stesse, a suo tempo erano state immesse in borsa si può intuire quale è stato l’utile ottenuto da questa tipologia di investitori.
Questa ma non solo questa è l’origine che porta Forbes a classificare Pero Ferrari, oggi 78enne al 5° posto tra coloro che in Italia hanno dei patrimoni miliardari.Il modenese più ricco in assoluto.
L’erede, unico, del Drake detiene un pacchetto azionario che risulta essere superiore a quel 10% a suo tempo ereditato con un valore superiore all’interno del patto di sindacato in essere con Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli e la sua posizione di V.Presidente, sia pure non esecutivo, della Ferrari stessa.
Per salvaguardare un’unità del proprio patrimonio Ferrari ha creato un fondo fiduciario cui spetta il compito di gestire questa sua partecipazione azionaria tutelandola da una possibile dispersione del suo patrimonio .
In questo “family trust” i fiduciari sono la figlia di Piero Ferrari e Floriana Nalin, Antonella, e i nipoti Enzo Mattioli Ferrari (oggi 35enne, figlio di Giacomo Mattioli) e di recente uscito dagli incarichi che ricopriva all’intenso della Ferrari Spa e dopo l’arrivo del nuovo A.D. Benedetto Vigna, Piero Galassi Ferrari ( figlio di Alberto Galassi, che è il secondo marito di Antonella Ferrari).
Oltre alla V. Presidenza della Ferrari, Piero Ferrari, dopo la sua uscita dal settore dell’industria aeronautica, Piaggio, ha indirizzato i propri investimenti anche nel settore della nautica e ricopre la carica di V. Presidente del cantiere Ferretti Group di cui peraltro è amministratore delegato il genero Alberto Galassi.
Per quanto riguarda i suoi investimento, più legati al settore dell’automobile a Modena a dintorni, da oltre 25 anni è impegnati ad espandere la società di engineering modenese Hpe, che di recente , dopo nuove acquisizioni, è diventata Hpe Group.