Max Verstappen regola la F.1 a suo piacimento e gli altri si devono accontentare delle briciole, sia pure quelle consistenti per il fattore punti nella zona del podio, e continua a fare il pieno tra pole, vittoria e giro veloce.
Questa volta per il giro veloce non ha dovuto fare quelle imposizioni che ha fatto in Austria decidendo come si dovevano fare le cose. Segno evidente che il suo ascendente sulla squadra è decisamente determinante.
Nel fine settimana di Silverstone, però, ha fatto anche “indigestione” di errori, un paio, di cui uno veramente inusuale, causato da una disattenzione che lo ha portato ad accelerare un po troppo in uscita dal box con le gomme che hanno aderito sul posteriore. conseguente sottosterzo che si è “concluso” con un impatto abbastanza consistente contro il muretto di contenimento esterno della corsia box che è ad un livello inferiore a fronte della pista.
Ne ha fatto le spese lo spoiler anteriore che si è spezzato e nello stesso tempo ha riparato da un impatto più violento la ruota anteriore sinistra.
Cosa veramente inusuale in F.1 e la memoria per qualcosa di analogo si perde nel tempo. I maligni sibilano che abbia ricevuto una generosa ricompensa per la pubblicità che ne è emersa per lo striscione lacerato di uno sponsor presente.
Il secondo errore, più importante, è stato nel momento in cui si sono spente le luci rosse del semaforo per il via. Momento in cui ha fatto pattinare eccessivamente le ruote posteriori consentendo a Norris, con successo, e a Piastri, solo tentato per rientrare subito terzo, di rendergli la vita difficile per i successivi 4 giri, al termine dei quali ha ripreso il suo status di capofila diretto alla vittoria, sparendo quasi dalle immagini delle riprese video, in testa.
A fine corsa ha comunicato che vi è stato un piccolo problema di natura tecnica, nella gestione della partenza, che deve essere investigato in questi giorni con un accurata analisi dei dati che sono stati registrati dalla telemetria per ovviare ad ulteriori perplessità, in sede.