Fred Vasseur sembra destinato a stupire a piè sospinto quando parla della Ferrari in F.1. Nella prima parte del campionato ha sempre evidenziato come la SF-23 avesse delle doti recondite che dovevano solo essere estrapolate con opportune regolazioni e modifiche da applicare.
Spesso ha anticipato, ad ogni appuntamento, come la monoposto potesse ottenere la pole nelle qualifiche e potesse raggiungere il posto, se non la vittoria in gara.
Oggi, in una intervista, ha invece lasciato intendere come l’impostazione del progetto 675 avesse delle “tare” che avevano come origine tutto il programma impostato da tempo Mattia Binotto e che si sono manifestate subito, dai primi giri di pista a Fiorano, alla presentazione, per trovare poi la conferma nell’unica sessione di sviluppo sullo stesso tracciato su cui il campionato di F.1 ha poi debuttato.
Nello stesso tempo ha voluto chiarire che bisogna tagliare i ponti con il passato, non perdere tempo con il passato, ma guardare e spingere sul futuro utilizzando quanto più possibile e nei tempi più brevi possibile, l’inserimento di nuove forze provenienti da altre squadre in tutte le singole sezioni in cui sono suddivisi i vari settori di progettazione e lavoro.
Sollecitato su quelle che sono state le sue anticipazione relative all’ingegnere Senior, atteso per assumere la progettazione della monoposto del 2025, ha solo confermato che per un ingegnere Senior , responsabile nel suo complesso del progetto, bisogna attendere anche 18 mesi in funzione dei suoi accordi con il suo attuale datore di lavoro, mentre per figure da inserire nei singoli reparti il tutto si può ridurre attorno ai 6 mesi e già si sono visti questi nuovi aspetti.
Vasseur ha confermato che per ora, e sino al nuovo progettista senior, la responsabilità del progetto sulla F.1 rimane nelle mani di Enrico Cardile che sarà supportato da Enrico Gualtieri per tutto ciò che riguarda la P.U e gli apparati elettronici e Diego Tondi per il settore degli studi alla galleria del vento.