E’ iniziato sotto la cattiva stella il G.P. del Canada che ha visto la prima sessione di prove interrotta per un problema elettrico al circuito che ha fatto seguito ad un problema alla Alpine di Piere Gasly che è rimasta bloccata in pista e che ha richiesto parecchio tempo per essere recuperata.
In sintesi, appena oltre la metà dei piloti ha potuto registrare un tempo sul giro prima che tutto fosse rinviato alla seconda sessione di prove libere che sarà allungata dai tradizionali 60 minuti ai 90, per recuperare qualcosa.
Questa non è la sola “brutta” notizia di giornata, in particolare per la Ferrari che è stata obbligata alla sostituzione del motore endotermico su entrambe le monoposto. Eil terzo esemplare a fronte dei 4 che sono permessi, in stagione, prima di incorrere in penalità.
La sostituzione si è resa necessaria per la tranquillità di poter concludere una delle gare più “stressanti”, proprio per i propulsori. La cosa non è certo delle più edificanti per il Cavallino rampante in particolare se si confronta la situazione con il programma messo in atto dalla Red Bull che è appena passata al secondo motore dopo aver dominato l’inizio della stagione.
Da una parte quindi il concetto di affidabilità al massimo livello, dall’altra, oltre tutti gli altri problemi lamentati nella messa a punto e sviluppo della SF-23, il concetto di affidabilità è piuttosto aleatorio.
I 30 minuti concessi, per allungare la seconda sessione in pista per il recupero, almeno parziale di quanto perso, potrebbe essere vanificato, nel risultato finale dalle previsioni meteo che parlano di possibile arrivo di pioggia che potrebbe anche essere battente.