Quanto successo ad Imola e dintorni è decisamente molto più impressionante a fronte di quello che ha e sta causando nei programmi della F.1.
Ad Imola dovevano essere sperimentate da parte di molti tecnici degli sviluppi in grado di rendere più competitive le loro creature e nello stesso tempo sperimentare una nuova tipologia di effettuazione delle qualifiche distribuendo in modo decrescente ed univoco l’utilizzo delle tre gradazioni di “durezza” del battistrada.
Ora questa “sperimentazione” dovrà trovare una nuova “casa” nel calendario della F.1 e gli enti interessati devono definire questo calendario che viene ad incrociarsi, in caso di pioggia, con la sperimentazione, delle nuove gomme full wet che non richiedono di essere riscaldate prima di essere montate in monoposto.
Parallelamente esiste la necessità di far conoscere a squadre e piloti le strutture “rinforzate” delle gomme che sono previste in utilizzo a partire dal G.P. d’Inghilterra a Silverstone e per tutto il resto della stagione.
Un anticipo nell’utilizzazione di quanto previsto a partire dal 2024 per avere più sicurezza nella tenuta delle gomme a fronte dell’ incremento delle prestazioni già a partire da ora, senza possibili cedimenti che limitassero la sicurezza in gara, in particolare..
L’appuntamento sembra fosse previsto in due delle sessioni di prove libere in Spagna con due set di pneumatici della nuova generazione anche se il loro utilizzo non dovrebbe influire sulle prestazioni effettive delle monoposto.
L’unica “certezza”, se così si può dire, è che la nuova tipologia di qualifiche, con l’utilizzo della monogomma nelle tre progressione nelle qualifiche, è che la sperimentazione non verrà messa in essere nel G.P. di Monaco che di difficoltà in qualifica, per il traffico ingenerato dalla ridotta lunghezza del tracciato, ne ha di intrinseche.