Il maltempo sta avendo una importanza soverchiante su quelle che potrebbero essere le ultime decisioni in casa Ferrari per decidere cosa, come e se mai quando, portare di sviluppo sulla SF-23 di quanto sinora ventilato.
Sarà solo la pioggia a “comandare” o vi è anche qualcosa di altro, a far sfogliare la margherita, in particolare per quanto riguarda il montaggio della nuova sospensione posteriore e la sua messa punto in pista, quando le condizioni dell’asfalto potrebbero essere “caleidoscopiche con il passare delle ore per cui già ciò è sufficiente per avere dei problemi nella messa a punto.
Figuriamoci poi se si deve lavorare a spizzichi e bocconi su qualcosa di sostanzialmente nuovo. Nel tutto si aggiunge poi il programma, inedito, delle prove di qualificazione in “monogama” per ogni sezione, ammesso che la pista risulti essere abbastanza asciuga da usare leslick.
Il lungo lavoro effettuato al simulatore, da entrambi i piloti ufficiali, avrebbe consigliato, viste le incertezze climatiche, di lavorare più a fondo su quanto già conosciuto da sviluppare ulteriormente: il fondo estrattore per cui si sono scoperte delle modifiche che renderebbero più stabile la monoposto nel bilancio globale.