Per riempire tutti i posti ancora disponibili per il G.P. dell’Emilia Romagna ad Imola Giancarlo Minardi si deve affidare agli “arancioni”, ovvero lo stuolo degli appassionati olandesi che seguono la F.1 ed hanno come stella di prima grandezza Max Verstappen.
Un “sogno” d’obbligo in quanto l’accoppiata Red Bull e Verstappen non sembrano proprio avere degli avversi fatto salva la bandiera rossa innescata nelle qualifiche da Charles Leclerc che ha innescato uno spettacolo da urlo per il pubblico americano che sta diventando sempre più “F1 dipendente”.
Un macinare di sorpassi utilizzando al meglio le gomme con il battistrada a mescola dura con cui ha surclassato tutti, compreso il suo compagno di squadra Sergio Perez che, partendo dalla pole, pensava di essere al sicuro per la vittoria sorpasso.
Un sorpasso “sorpassato” già prima che si compisse la metà gara per cui il messicano si allungava ad entrare nella fila di coloro che si sono visti sorpassati, anche in coppia ed in un colpo solo da un super Max che ha saputo coniugare rispetto dei pneumatici e prestazioni raggiungendo lunghezze record.
La Ferrari ha visto la propria SF-23 zoppicare a fronte di quelle che erano state le prestazioni in prova, ormai unica speranza di gloria ammesso che ad Imola non debutti dal cappello a cilindri il vero coniglio bianco.
Le dichiarazioni ed i commenti, post qualifica, con la pia illusione di piloti e Vasseur che in gara si potesse concretizzare quello che in qualifica era rimasto nel cassetto, sono state puntualmente smentite e la SF-23 se la è dovuta vedere con l’altra 23 dello schieramento, la Haas di Magnussen.