Nel risultato ottenuto alla fine del G.P. corso a Baku emerge che la vera Ferrari SF-23in pista è apparsa essere quella di Carlos Sainz mentre per il risultato finale ci ha messo del suo Charles Leclerc che ha confermato il feeling che ha con questo tracciato a partire dalla doppia pole ottenuta, da aggiungere alle precedenti.
Contro la velocità della Red Bull nulla da fare mentre anche le Aston Martin hanno cercato di “minare” il risultato stando davanti a Carlos Sainz. sempre per quanto riguarda la velocità massima.
Quello che viene da domandarsi è relativo alle lunghe tempistiche che sono state necessarie Maranello per estrapolare il meglio dalla nuova monoposto, fermo restando che sia veritiero che non sono state apportate modifiche sostanziali che invece sono attese in pista domenica a Miami.
La evoluzione prestazionale a Baku potrebbe essere all’origine dell’intervento, finalmente operativo, dei nuovi tecnici che sono stati inseriti nella scorsa stagione a cui se ne aggiungeranno un altro paio provenienti dalla Red Bull di cui uno aerodinamico molto esperto e braccio destro di Newey, di origine italiana.
Nell’analisi dei tempi di giornata si nota che il pit stop di Carlos Sainz, immediatamente consecutivo a quello di Leclerc, è risultato più lento di 1/2″ a fronte di quello del monegasco, con un 2″9 a fronte di 2″4 .
Nel complesso globale la manovra è costata al madrileno più di 8/10 nel tempo tra entrata ed uscita dalla corsia del box. Se poi si analizza anche il giro più veloce in gara, il divario è di oltre 6″ tra i due, a favore di Lelcerc con Sainz che sotto la linea del traguardo ha lamentato un divario da Perez di quasi 9/10 a giro a fronte del 4,1 registrati da Leclerc.