Nel fine settimana tutto il materiale necessario per la doppia e lunga trasferta della F.1 deve essere spedito da prima in Azerbaijan e poi dovrà proseguire alla volta di Miami.
La prima delle due gara sarà la prima che si andrà a svolgere, in questa stagione, con l’inserimento della gara sprint e pertanto, per i tecnici vi sono poche opportunità di sviluppare delle nuove soluzioni, in particolare per chi deve inseguire, vedi Ferrari.
Per Red Bull vi è pertanto il doppio vantaggio di poter sfruttare, ancora, la propria superiorità mostrata in pista in quanto buona parte degli avversari sembrano intenzionati a portare in pista delle modifiche sostanziali solo a partire dalla gara di Imola che rappresenta il primo rientro in Europa,
Anche la gara di Imola ha però dei mi e dei ma in quanto verrà sperimentato un nuovo approccio nell’utilizzo delle gomme nelle tre fasi della qualifica e pertanto la cosa non è un ispiratrice di nuove soluzioni, radicali, in pista.
A Baku vi sarà di nuovo la necessità di mettere alla frusta i motori a fronte di una parte molto veloce cui si alterna quella mista, in “città” dove è la coppia ed in carico a terra che saranno i protagonisti.
In questa gara, in particolare, vi potrebbe essere la prima vera sollecitazione per i motori che, in questo inizio di stagione, hanno mostrato di non aver ancora raggiunto quel livello di affidabilità, nell’erogare la potenza massima, che ne consenta il giusto sfruttamento.
Fatte salve alcune apparizioni in pista per svezzare i piloti e raccogliere dati in pista, sia pure con monoposto “datate”, tutti le squadra hanno concentrato il proprio lavoro ai simulatori dove, a fianco degli “sviluppatori” si sono presentati i piloti ufficiali che hanno svolto delle sessioni piuttosto impegnative.