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Le evoluzioni sono step by step in funzione dei tracciati e del budget cap

Pensare di poter rivoluzionare una monoposto dalla sera alla mattina è irreale. Oggi ancor più di ieri per almeno 2 restrizioni in essere. La prima legata al budget cap ed alla possibilità di utilizzare liberamente le strutture di sviluppo all’interno di un reparto corse, la seconda in funzione dei programmi dei fine settimana visto che le prove libere sono ormai basilari per raccordare lo sviluppo “teorico”, ai simulatori, e quello reale in pista.

L’ ostacolo maggiore è rappresentato dai fine settimana in cui sono programmate le sprint race in cui il tempo disponibile per i test comparativi sono ridotti al lumicino a fronte delle qualifiche anticipate al venerdì pomeriggio , dove si percorrono pochi chilometri con scelte programmate praticamente inutili per definire compiutamente le modifiche addottate.

E’ in funzione di ciò, ma non solo, che gli interventi sostanziali, su cui stanno lavorando i tecnici del reparto F.1 della Ferrari, saranno scaglionati nella loro utilizzazione in pista con tempi che non saranno brevissimi, mesi, fermo restando che quelli sostanziali e diano immediatamente i risultati attesi.

La mole del lavoro di sviluppo che è necessario sull’attuale versione della SF-23 non può essere amalgamato in un unico intervento ma deve essere suddiviso per area di competenza e consente di passare alla parte successiva solo dopo che ha consentito di raccogliere i dati sufficienti e necessari. In pratica promosso sul campo.

Ufficialmente questo lavoro viene “definito” come un anticipo, molto sostanzioso dal punto di vista delle tempistiche, a fronte di quelli che erano programmi preventivati, come evoluzione “annuale” della monoposto.

Si tratta di interventi ancor più radicali su settori come il carico aerodinamico, da imputarsi al fondo e corpo vettura, riedizione della sospensione posteriore e dei relativi attacchi, con le parti che sono strutturalmente portati di motore e cambio, visto che si è scoperto che le possibilità di regolazioni che erano state ventilate alla base del progetto durante la presentazione, non hanno dato le prospettive sperate.