Come i vecchi di una volta Enzo Ferrari era abbastanza superstizioso, abbastanza non molto, ma quel tanto da “dettare” i giorni della settimana in cui sarebbe stato meglio evitare di ufficializzare l’inizio di un qualcosa di nuovo, come la presentazione di una nuova monoposto.
Il Ferrari, imperterriti e “superiori” a certe credenze popolari, hanno voluto presentare la monoposto della “riscossa” martedì 14 febbraio.
Il martedì, giorno in cui il detto popolare carica di aspetti negativi, come pure al venerdì, quando si decide di dare “inizio all’arte e sposarsi.
E……
La F.1 ha una buona componente di arte, sia pure a livello tecnologico, e le dichiarazioni messe in essere proprio all’atto della presentazione sono risultate disattese dalla pista. Disattese e non poco.
Difficilmente più negativo di così poteva essere l’inizio della vita agonistica della SF.23. Anche stando a quelle che sono state le risultanze del lavoro alla galleria del vento e di tutti i simulatori di reparto che a suo tempo sono state fatte trapelare, sembra volutamente per caricare l’ambiente.
Invece:poco affidabile su alcune componenti, è già stato utilizzato il secondo dei 3 motori disponibili in stagione, senza incorrere i penalizzazioni pr entrambi i piloti, Leclerc ha già pagato una retrocessione sullo schieramento di partenza sempre per la sostituzione in eccesso di componenti che hanno ceduto anche forse ad un problema di comportamento troppo garibaldino su pista che ha impattato con sollecitazioni impreviste su alcune componenti.
Da seconda squadra, alla fine del passato campionato mondiale Costruttori, una retrocessione, almeno in gara, a quarta forza lasciando strada ad una inattesa competitività di Aston Martin e Mercedes.
Il progetto 675 deve essere profondamente rivisto e corretto in alcuni settori che sono “cardinali” come sospensioni, aerodinamica, affidabilità strutturali per i compositi ed anche delle parti meccaniche.
Interventi che sono talmente approfonditi da richiedere delle tempistiche piuttosto lunghe, scaglionate nel tempo, anche in funzione del calendario che vede appuntamenti che si alternano su tracciati le cui caratteristiche non corrispondono alla necessità di risposte concrete che sono attese da tecnici e piloti.
Se le voci sui tempi di revisione del progetto sono quelli ventilati dall’interno dello stesso reparto corse F.1, non rimane altro che puntare alla prossima annata agonistica facendo coesistere futuro e futuro prossimo.