Gara interlocutoria, quella del G.P. d’Australia, che deve consentire di mettere la barra a dritta per capire cosa si può e si deve fare nel prossimo futuro grazie alla defezione del G.P. di Cina che dà alle squadre e sopra tutto ai progettisti un tempo per concentrarsi su quelli che sono gli sviluppi necessari.
Necessari in funzione dei risultati ottenuti sinora ed anche dai dati raccolti che hanno evidenziato, pregi, pochi, e difetti, tanti, in tutte le monoposto fatta esclusione per la Red Bull che ha comunque avuto dei problemi di affidabilità su cui si deve porre rimedio immediato visto che il programma di sviluppo della monoposto è stato programmato in funzione del Budget Cap e delle limitazioni di lavoro che sono previste per il successivo sviluppo della monoposto.
Per i campioni del mondo ed i dominatori delle 2 prime gare vi sono delle remore per quelle che potrebbero essere le risultanze degli sviluppi della stagione da parte delle evoluzioni regolamentari e procedure di cui si sente ribollire come in una pentola di fagioli.
Il terrore degli avversari, di Liberty Media e per una Fia, che sembra essere un pò in confusione, è che la stagione continui a tamburo battente con un dominio di Verstappen e Perez creando una sorta di disaffezione del grande pubblico sia per presenza in pista sia per l’audience sui teleschermi.
Lo stesso Horner, responsabile della squadra Red Bull, ha una idea che lo tormenta: un possibile provvedimento contro la sua squadra per creare una competitività complessiva, oggi, mancante.
Il provvedimento che, nella seconda metà della passata stagione, aveva rivoluzionato le scelte tecniche per ridurre il “porpoising”, è stato “ritirato” dalla Fia in quanto superato dalle nuove regole messe in atto per la stagione in corso.
Questo “andirivieni” dei regolamenti, delle circolari informative e di quanto successo ad Alonso per la zona podio preoccupa in quanto sembra che la situazione sia quella di una bandiera al vento, che soffia, pertanto, oggi in modo molto variabile.