Gli attori, ovvero le squadre ed i piloti, nel Campionato mondiale di F.1 hanno ricevuto il conto “salato” da pagare per potersi schierare al via del prossimo G.P. del 5 di Marzo in Barhain.
La stessa Red Bull, quando si è vista arrivare la “fattura”, ha trasecolato in quanto tra tassa fissa di iscrizione e quote punti ha messo insieme una cifra decisamente inaspettata.
Questo deve essere l’unico, o uno dei pochi, casi al mondo in cui gli attori devono prima pagare per andare in scena a poi eventualmente incassare in funzione del regolamento a suo tempo concordato nel sottoscrivere il patto che ha sostituito quello “de la Concorde” di antica memoria e dei risultati che conquisteranno.
A braccio, sembra che nelle casse della FIA, le 10 squadre iscritte al mondiale, stiano versando qualcosa come 27 milioni euro. Stando alle indiscrezioni la “tassa” record per il 2023 è quella versata dalla Red Bull mentre la Ferrari si assesta al secondo posto distaccata di circa 2 milioni di euro/ dollari.
Per il prossimo anno sarà bene che le squadre si mettano il cuore in pace sin da ora visto che il “monte punti” è in incremento perché, oltre al numero di Gran Premi, è aumentato anche quello delle gare sprint previste in stagione.