La F.1 è in gran movimento ed in pratica è già nel clima del primo G.P. della stagione, previsto a partire dalla prima domenica di marzo sullo stesso tracciato dove è prevista la prima ed unica sessione di prove di sviluppo che quest’anno è stata ulteriormente ridotta rispetto al passato.
Il materiale necessario per tutto l’allestimento è in avanzata fase di spedizione per allestire il materiale di supporto al lavoro in pista.
Tre giorni soli in cui i due piloti di ogni squadra dovranno prendere confidenza con una sola nuova monoposto a disposizione che ha sinora percorso, in buona parte, sia i 15 sia i 100km. concessi dall’attuale normativa. I secondi effettuati da entrambi i piloti.
Le lamentele si sprecano a fronte delle lunghe giornate passate al simulatore che sono un dire ma che invece da giovedì a sabato si troveranno con il fare e sopra tutto vedere come sono realmente le monoposto a fronte di quello che è stato sinora visto nelle presentazioni statiche che hanno visto scelte, nelle location, che hanno avuto più un immagine economica che tecnica.
Chi ha gettato, più di tutti, il sasso nello stagno è stata la Ferrari, la cui SF-23 ha fatto capire concretamente quelli che sono stati gli interventi per correggere gli errori riscontrati sulla monoposto dell’anno passato.
L’obiettivo primario è stato quello di avere il minor peso possibile onde poter lavorare, di seguito, sulla quantità, qualità e posizionamento delle zavorre anche in funzione delle nuove tecnologie applicate in particolare sui pneumatici anteriori che hanno riportato a 798ºkg.. come peso minimo con liquidi e pilota a bordo.
Trovati i parametri sul peso, sulla gestione delle sospensioni, anteriori in particolare, si è lavorato e si lavorerà ancora molto sugli aspetti di efficenza aerodinamica. Tra penetrazione e carico che la parte centrale della monoposto potrà dare, senza incidere sul drag a fronte dell’incremento di 15mm. da terra anche in funzione di quel terrificante “porpoising” che è stato dominante nella passata stagione.
Nei 100 km. sinora effettuati non si sono sentite lamentele da parte dei piloti e nessuna registrazione è apparsa dalla telemetria , in particolare per chi ha potuto effettuare queste lunghezze con delle condizioni del clima, non avverse.
La Ferrari ha lanciato, senza riserve, alcune soluzioni aerodinamiche inedite che hanno stupito, proprio anche per la sfacciataggine con cui le hanno fatte giungere agli avversarsi senza cercare la ben che minima “mimetizzazione” o depistaggio, anzi li hanno spiegati per filo e per segno sia per il nome sia per la funzionalità.