L’annuncio dell’accettazione delle “dimissioni”, che Mattia Binotto ha presentato in Ferrari a seguito di quella che è apparsa una sfiducia palese del suo operato, sono state date con un comunicato ufficiale dall’A.D. Benedetto Vigna. Ciò sta ad indicare come la sua posizione verticistica all’interno del potere decisionale in Ferrari stia confermando l’essere di un nuovo corso all’interno del Cavallino Rampante.
Nessuna dichiarazione del presidente Elkann, che non aveva rappresentato neanche la Ferrari all’atto del ricordo per la scomparsa dell’ing. Mauro Forghieri lasciando al suo vice, Piero Ferrari, a Binotto e Coletta ricordare il “furia”.
Anche oggi la formula letterale è quella che è sempre stata in uso a Maranello in occasioni analoghe con la firma, nelle dichiarazioni, della presidenza del momento. Unica differenza è che il tutto è nello scritto dell’A.D.
Questo “defilarsi” mette qualche pensiero su quelle che possono essere le posizioni ufficiali e societarie della proprietà che ricordiamo fa capo alle varie finanziarie della famiglia Agnelli che sembrano essere nell’occhio del ciclone per i rapporti in essere che sono molto tesi, per non dire divergenti.
Il silenzio in Ferrari, l’azzeramento per dimissioni del CDA della Juventus ed i rapporti burrascosi con la figlia dell’ Avvocato e madre degli Elkann fanno supporre che al momento i pensieri del Presidente siano altrove e che questa nuova, ma non inedita, posizione richieda una ampia ponderazione delle cose.
Mattia Binotto “decade” dal suo incarico alla fine dell’anno, teoricamente potrebbe essere lui a rappresentare la Ferrari nel meeting mondiale della FIA, in programma all’inizio della prossima settimana a Bologna.
In pratica, in funzione di quelle che sono le aspettative tecnico regolamentari del futuro e che potrebbero essere decise sotto le due torri, non solo non si deve escludere ma è quasi certo che, a rappresentare la Ferrari, vi possa essere Benedetto Vigna con il supporto, sezione endurance del responsabile corse clienti Coletta.