Ci sono sempre troppi ma, troppo se, troppi problemi nella F.1. Manca un re Artù, con la sua tavola rotonda, dove fare sedere, discutere e risolvere i protagonisti di un Circus che è in continua evoluzione e spesso attanagliato da regole che avrebbero lo scopo di aumentare una competitività generalizzata ed invece non genera il risultato sperato.
I super team sono sempre gli stessi, ammesso che non sbaglino il progetto della monoposto o vogliano fare un passo troppo lungo, mentre i famosi comprimari di una volta sono ancora comprimari che si devono accontentare e raramente di portare in zona punti una delle loro monoposto.
Da una parte una liberalizzazione dell’aspetto spettacolare, dall’altra l’ingessato regolamentare sia dal punto di vista tecnico, sia sportivo. Alcuni momenti hanno innescato una serie di evoluzioni caleidoscopiche che ad ogni piè sospinto variano sia le situazioni in essere sia le relative conseguenze.
I problemi sono poi e spesso gli stessi che si vivevano anni or sono quando il re Artù del momento era Bernie Ecclestone che sapeva gestire il tutto ponendo nei ruoli chiave i suoi uomini di fiducia e nello stesso tempo oltre ad essere competenti erano in grado di prendere delle decisioni, anche molto importanti.
Dall’altra parte della barricata, ovvero nelle squadre, vi erano delle pertinenze di elevata capacità. un esempio per tutti. Ad un G.P., quando esistevano i limiti di carburante che si potevano portare alla partenza, la monoposto vincitrice viene sottoposta alle verifiche e si riscontra che nel serbatoio si potevano immettere più litri a fronte del massimo del regolamento.
Il capace D.S. del team fa presente che il calore “raccolto” durante la gara è stato in grado di aumentare la capacità del serbatoio per dilatazione e richiede ripetuti controlli che sembrano dargli ragione. Alla fine della verifica, con tutto quanto a temperatura ambiente, la quantità che si poteva mettere nella serbatoio era quella prevista dal massimo del regolamento.
Oggi a far discutere è direttamente o indirettamente la pratica con cui entra ed esce dalla pista la Safety Car. Il “contendere” non solo si protrae per tempi lunghi ma da corso a delle requisitorie e recriminazioni a non finire. Forse la stessa troppa tecnologia applicata crea un problema analogo a quello del gol annullato alla Juventus quando invece con la presenza di una immagine più “completa” lo stesso era valido.
Se poi il contendere vede interessate due squadre di vertice si deve intuire quali possono essere gli esiti delle decisioni in funzione della ricaduta diretta o indiretta sull’immagine della F.1 stessa.
Le decisioni poi hanno differenti punti di vista in funzione del vantaggio o lo svantaggio che creano alle squadre interessate, in particolare se le stesse sono di vertice e le cui rispettive vittorie possono incidere su tutto quanto ruota intorno alla F.