Mentre tutti sono attratti dal testa a testa tra la Ferrari F1-75 in qualifica e la Red Bull in gara, con il vuoto che si è creato alle loro spalle fatta eccezione per le prestazioni della Mercedes nelle ultime gare nel mondo della F.1 vi è molto fermento con situazioni di confronti che emergono solo per il relata refero.
A far “esaltare” le problematiche, i fatti di Monza per quanto riguarda la gestione dello stop tecnico della Mc Laren che ha provocato l’ingresso in pista della Safety car negli ultimi giri di pista e finale tanto discusso in quanto i tifosi avevano sperato in un colpo di mano analogo a quello di Verstappen nella gara finale dell’anno passato che gli è valso il titolo, ma solo per la vittoria di Leclerc a Monza.
Da una parte una “figuraccia” per l’organizzazione del G.P. per le lungaggini relative all’intervento del mezzo necessario per sollevare la monoposto che si era fermata con il cambio bloccato per cui non era possibile spingerla a mano.
La situazione successiva, con le polemiche che l’hanno caratterizzata ha fatto si che si siano poi scatenato dispettucci e mezze frasi tra la Fia e la Fom che si occupa della gestione del calendario con situazioni temporali, nei tempi di esecuzione delle cose che non sono certo il massimo per tempi impegno degli uomini in pista ma anche costi di gestione nella stagione.
Quando si parla di soldi tutti sono “parenti serpenti” ed il nuovo presidente della Fia sta movimentando le acque in quanto vuole entrare a far parte di una migliore suddivisione della spartizione degli utili che derivano dagli organizzatori. Tra le discussioni sia l’incremento a 24 delle gare valide per il mondiale e la suggestione delle gare sprint per il sabato. E’ ancora da definire nei particolari il numero delle stesse che dovrebbe comunque rimanere invariato se non si allargano i cordoni della borsa a favore delle squadre che si trovano a dover sopperire una nuova situazione.
Con il blocco nello sviluppo dei motori sin, alla scadenza di questo mandato “tecnico”, si verificano delle eccedenze di personale visto che non saranno più necessari lavori per il controllo dei motori da usare ed anche l’attenzione per sviluppare i nuovi motori a partire dal 2026 non sono “sufficienti” per garantire gli attuali livelli per l’occupazione in settore anche per le limitazioni delle spese previste in funzione della fornitura a terzi.