La Scuderia Ferrari torna in pista una settimana dopo la gara di Spa-Francorchamps per il Gran Premio d’Olanda in programma sulla pista di Zandvoort, rientrata in calendario lo scorso anno dopo un’assenza di 36 stagioni.
Due sopraelevate. Il circuito misura 4.259 metri (72 i giri da percorrere), ed essendo stato costruito in riva al mare è spesso spazzato dal vento, talvolta così forte da condizionare il comportamento delle monoposto e coprire di sabbia l’asfalto. La pista è celebre per le sue marcate variazioni altimetriche e ha diversi tratti ben noti agli appassionati. Da ricordare sicuramente la curva Tarzan (nome originale Tarzanbocht), un secco tornante a destra posto alla fine del rettilineo di partenza contraddistinto da una leggera sopraelevazione, la Rob Slotemakerbocht e la veloce e cieca piega verso destra denominata Scheivlak. Per il rientro in calendario lo scorso anno la curva 3 e la 14, l’ultima, sono state sopraelevate fino a 16 gradi di pendenza, il che permette ai piloti di affrontarle ad una velocità molto più elevata e, nel caso della curva 3, anche con due traiettorie differenti. La carreggiata stretta e il disegno tortuoso non facilitano però i sorpassi e richiedono un carico aerodinamico medio. La qualifica, dunque, sarà fondamentale. Due le zone DRS: tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale. Nelle prove libere si valuterà l’apertura dell’ala mobile anche nell’ultima curva, la Arie Luyendykbocht.
Programma. Le vetture scenderanno in pista venerdì alle 12.30 locali per la prima ora di prove libere, e alle 16 per la seconda. Sabato alle 12 è previsto l’ultimo turno di libere in preparazione alla qualifica delle ore 15. Il 32° Gran Premio d’Olanda valido per il Mondiale di Formula 1 prenderà il via domenica alla stessa ora.
Tre domande a…
MARCO ADURNO, HEAD OF VEHICLE PERFORMANCE
1. Ci racconti da dove arriva la tua passione per il motorsport e come sei arrivato in Ferrari?
“La mia passione è nata da bambino, quando guardavo la Ferrari in Formula 1 in braccio a mio padre e sognavo, un giorno, di poter fare anch’io parte di quel mondo. Quel sogno è rimasto nel cassetto fino al 2007, quando ho avuto l’opportunità di lavorare in un team inglese, esperienza che mi ha poi aiutato ad esaudire il desiderio di entrare a far parte della Scuderia Ferrari, nel 2019”.
2. Ci dici delle caratteristiche della pista di Zandvoort?
“Il layout attuale della pista è stato completamente rivisto rispetto a quello degli anni Ottanta, quando il Gran Premio era fisso in calendario (fino al 1985). Ora presenta una lunga sequenza di curve a media e alta velocità che risultano molto impegnative per vetture e piloti. Anche la presenza di elevati valori di camber è una caratteristica unica, con T3 e T14 che propongono una sopraelevazione di ben 16 gradi”.
3. Questa pista è un banco di prova per le gomme, soprattutto quelle anteriori. Come si approccia una gara così?
“Le caratteristiche della pista fanno sì che sia molto severa con le gomme, soprattutto quelle anteriori. La chiave per la qualifica è riuscire a girare con alti livelli di bilancio aerodinamico nelle curve da media e alta velocità senza compromettere la stabilità della vettura. Per quanto riguarda la gara invece è necessario trovare il giusto mix tra un assetto che tuteli gli pneumatici pur cercando di andare incontro ai desideri del pilota”.
Marco Adurno
Nato il 9/6/1979
a Milano
Ferrari Stats
GP disputati: 1044
Stagioni in F1 73
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 242 (23,18%)
Pole position 239 (22,89%)
Giri più veloci 259 (24,81%)
Podi totali 790 (25,22%)
Ferrari Stats GP d’Olanda
GP disputati 30
Debutto 1952 (A. Ascari 1°; G. Farina 2°; L. Villoresi 3°; C. De Tornaco rit.)
Vittorie 8 (27,67%)
Pole position 7 (23,33%)
Giri più veloci 10 (33,33%)
Podi totali 24 (26,67%)
Gran Premio d’Olanda: numeri e curiosità
3. Gli olandesi che hanno corso in Formula 1 su vetture motorizzate Ferrari. Il primo è stato Robert Doornbos che nel 2006 corse tre gare al volante della Red Bull ottenendo due dodicesimi (Cina e Brasile) e un tredicesimo posto (Giappone). L’anno seguente Christijan Albers ha disputato nove gare con la Spyker – miglior risultato il 14° posto in Bahrain e Spagna – mentre l’ultimo è stato Max Verstappen che nel 2016 ha disputato quattro gare con la Scuderia Toro Rosso. Il campione del mondo è stato l’unico capace di ottenere punti, un sesto posto in Bahrain e un ottavo in Cina. La Scuderia non ha invece mai avuto piloti dei Paesi Bassi in Formula 1.
6. I milioni di zoccoli di legno prodotti in Olanda ogni anno. Queste calzature tipiche, dette klompen, sono ormai il più venduto dei souvenir, ma in origine – si cominciò a fabbricarli intorno al 1200 – erano le preferite dagli agricoltori poiché rendevano possibile svolgere la quotidiana attività nei campi senza scivolare o sprofondare nella fangosa terra olandese. Inoltre il legno isolava il piede dal freddo e dall’umidità, mantenendolo asciutto e riparato per gran parte della giornata, al punto che, foderati di paglia o carta per aumentarne l’isolamento termico, erano in uso anche in pieno inverno. Erano così tanto diffusi che nel corso dei secoli si cominciarono a produrre zoccoli per le diverse occasioni della vita sociale: quelli per i matrimoni, quelli dotati di lama per pattinare e persino alcuni con suola chiodata per camminare sul ghiaccio. Erano comunemente in legno di pioppo, ma veniva usato anche il salice.
7. Le versioni della pista di Zandvoort dal 1939, quando l’impianto è stato inaugurato. Fino al 1971 il tracciato misurava 4.193 metri, mentre nel 1972 e nel 1980 è stato rispettivamente allungato a 4.226 e a 4.252. Nel 1990 venne ridotto a 2.526 metri – quando veniva utilizzato praticamente solo per la Formula 3 – per poi raggiungere la sua massima lunghezza (4.307 metri). Dal 2020 la pista misura 4.259 metri.
31. Le edizioni del Gran Premio d’Olanda, tutte disputate sulla pista di Zandvoort. Tra i GP corsi sempre su un unico circuito quello olandese è al terzo posto. Solo quello di Monte Carlo, che ha visto 68 Gran Premi di Monaco, e l’Hungaroring, sede delle 37 edizioni del Gran Premio di Ungheria, ne hanno ospitati di più.
44. Il numero medio di sorpassi nel corso degli ultimi cinque Gran Premi d’Olanda disputati. Nel 1983 ce ne furono ben 65, dieci dei quali messi a segno da René Arnoux, che poi vinse la gara con la Ferrari 126 C3. Lo scorso anno invece ci si è fermati 23 cambi di posizione: la gara vide la vittoria di Max Verstappen mentre le Ferrari SF21 furono quinta con Charles Leclerc e settima con Carlos Sainz.
Così in Ferrari 75 anni fa
Nei primi giorni di settembre del 1947 la Scuderia Ferrari lavora in vista della gara di casa in programma il 28 dello stesso mese: il Circuito di Modena, una corsa di categoria Sport. A Maranello si lavora per mettere a punto la 159 S, l’erede della 125 S che ormai è prossima alla pensione. Sulle colline sopra la cittadina emiliana le Ferrari compiono spesso delle prove: i collaudatori si lasciano sulla sinistra la piazza e aggrediscono le curve e il tornante che portano a San Venanzio, per lanciarsi in salita attraverso le località Il Poggio, Montagnana, Montardone, Ligorzano, Stella e Selva, giungendo talvolta anche fino a Serramazzoni. Strade che vedono percorse dalle Ferrari stradali ancora oggi, percorsi che hanno contribuito a scrivere la storia, unica, della Scuderia.