Domani ricorre l’anniversario della scomparsa di Enzo Ferrari e la campagna elettorale, in atto per le elezioni politiche, fa si che la cosa assuma dei contorni più “ufficiali”. Nelle due manifestazioni previste, in mattinata al cimitero di San Cataldo a Modena ed a seguire nella chiesa parrocchiale di Maranello, saranno presenti i due Primi Cittadini.
Anche per il clamore che aleggia per le riprese di un nuovo film su Ferrari, speriamo che sia migliore e più veritiero rispetto a quelli del passato, le due cerimonie avranno di sicuro più partecipazione.
Enzo Ferrari aveva lasciato disposizioni per un funerale privato con annuncio ufficiale ad esequie avvenute. Una situazione che è stata la sua ultima risposta nei confronti di coloro e di una città che al tempo lo osteggiavano e non era come avviene oggi per cui attorno al suo nome si sfruttano tante manifestazioni.
Allora, per la sua scomparsa erano già state date le disposizioni del caso per cui alla cerimonia fossero presenti solo gli intimi oltre la famiglia. Una ristretta cerchia di persone che gli furono sempre a fianco nella vita, anzi meno di quelle che ci si potesse aspettare a che vennero a sapere la notizia quando tutti i telegiornali del mondo aprirono l’edizione delle 13.00 del 15 agosto con l’ immagine del volto di Ferrari a tutto schermo.
Per rendere ancora più riservata la cosa era stata prevista anche una procedura più diretta e riservata per tutte le operazioni del caso. La tomba della famiglia era già stata preparata per le esequie a partire dai primi giorni di agosto in funzione quelle che erano l’indicazioni del medico di famiglia che era perennemente presente in quella che era molto simile ad una sala di terapia intensiva allestita all’interno della casa di P.le Garibaldi al piano ammezzato dove Ferrari viveva da tempo.