Charles Leclerc deve andare a farsi benedire, farsi togliere il “maleficio” che l’attanaglia da parecchi mesi. Il pilota monegasco, per confermare questo suo periodo nero ha annunciato “Ho perso l’aereo” quello che lo avrebbe dovuto portare in Canada già da oggi sia per ambientamento necessario al jet lag ma anche per prendere contatto con la pista che conosce sì ma che, con le nuove gomme e le nuove monoposto diventa un incognita.
Almeno ufficialmente da Maranello non sono giunte delle certezze a fronte del guasto che lo ha fermato quando era in testa, grazie ad una azzeccata strategia nell’anticipare il pit stop, e pertanto la cosa non gli è certo rassicurante, e poi ci si mette anche l’inconveniente del mancato appuntamento con il volo per tenerlo sotto pressione.
La strategia di casa Ferrari non gli è stata ancora annunciata nella sua forma definitiva per vedere, almeno per questa gara, di non vedersi penalizzato con un arretramento sullo schieramento di partenza. tra i vari se ed i vari ma, sembra quasi certo che il motore 066/7 3 sarà utilizzato solo a partire dal sabato mattina per risparmiare chilometri grazie alla disponibilità del motore serie 1 che è ancora vivo e vegeto e da cui sarà trapiantato sul motore tre il gruppo del turbo di prima generazione.
Per ora sembra assodato che il motore che è andato in fumo a Baku sia solo da utilizzare come elemento da autopsia per capire non solo cosa si sia rotto ma perché si è rotto. Un primo riscontro sarebbe legato ad un concentrato di combustibile ed aria con un rapporto troppo basso, magro, per cui alcuni componenti della parte alta, testata, hanno ceduto senza tema di smentita.
Si parla di una valvola che sarebbe venuta a contatto violento con il pistone e questo potrebbe essere collegato, se vero, con un malfunzionamento del richiamo pneumatico delle valvole, correlabile , sia pure solo in parte, con quant0 ha fermato Sainz, ancora prima, per mancanza di pressione sul circuito idraulico.