Un messaggio radio tra la monoposto di Leclerc ed il suo muretto box ha mandato in tilt gli ingegneri per un paventato calo di potenza dal suo 066/7 su cui si sono dovuto montare nuove componenti in quanto quelle che lo hanno stoppato nel G.P. di Spagna sono risultate irrimediabilmente danneggiate ed inservibili.
Con il ritorno al motore evo 2 che non era mtatoutilizzato a Monaco, la cosa non e “suonata” come rassicurante. Poi, per fortuna, tutto è rientrato quando ci si è accorti che il pilota monegasco aveva inserito dei parametri di gestione, utilizzando i pulsanti presenti sul volante computer, che onerano quelli più idonei nel momento.
Errore materiale, per stessa ammissione del pilota, che ha rasserenato tutto lo staff nel momento in cui ci si stava già concentrando per capire come poter recuperare quegli 11km/h che le due F1-75 lamentano nei confronti delle più veloci RB18 al termine dei 2200 metri di rettilineo.
Questo, anche nell’utilizzo della nuova ala posteriore di cui si era già parlato da tempo ma che non era rientrata nell’utilizzo comune e continuativo. 11km/h che sono considerati troppo rischiosi come limite per raggiungere la tranquillità necessaria a fronte del rischio “attack” alla fine del rettifilo in frenata.
Punto debole della F1-75 che nelle altre parti del tracciato si dimostra essere decisamente competitiva, sia nella prestazione assoluta sul giro secco sia nella gestione delle tipologie di gomme che si possono utilizzare liberamente sin dalla partenza..
Dal simulatore di Maranello dovrebbero arrivare dei suggerimenti da mettere in pista durante l’ultima sessione di prove libere prima delle qualifiche in cui bisogna sapersi gestire per non rimanere “intruppati” nella parte più guidata e nelle strettoie cittadine.