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Baku e Montreal. Qui si corre sul veloce e si parla troppo

Le monoposto che sono partite dall’Europa sono già a Baku per essere rifinate dopo i lavori effettuati all’interno dei rispettivi reparti corse, dopo la doppia trasferta di Barcellona e Monaco. Super lavoro per la Haas che ha dovuto ricostruire la monoposto di Schumacher. Più che ricostruire, creare ex novo perchè l’impatto richiede una verifica molto approfondita, spesa a parte.

Baku è un tracciato che è caratterizzato da un lunghissimo rettifilo su cui si toccano selle velocità improponibili e su cui si è dovuto lavorare molto al simulatore per capire come poter gestire il porpoiing che l’attuale epidemia della F.1. Alternato ad una parte più guidata.

Oltre ai problemi tecnici e delle prestazioni si spendono e spandano insidiose illazioni anche per quella che sembra essere la rivoluzione che il nuovo presidente della Fia sta mettendo in atto rimuovendo dai punti cardini alcuni degli uomini che a suo tempo risultarono essere i “fedelissimi” di Jean Todt.

Alcune di queste rimozioni e sostituzioni stanno creando dei malumori, in quanto le nuove persone di vertice, sino al giorno prima di essere “nominate” erano ai vertici di alcune delle squadre più impegnate in F.1.

Senza voler mettere in dubbio le qualità personali, rimangono pur sempre dei perché che si spera di non dover mettere alla prova.

Questo si aggiunge a tutta una serie di voci dirette ed indirette che sembrano voler minare i rapporti tra le squadra ed anche quelli interpersonali, all’interno delle squadre stesse.

Mentre nella prima voce si è istaurata una lotta tra Red Bull e Ferrari dove la casa di Maranello è uscita con le ossa rotte a fronte di quelle che poi sono state le decisioni della Fia. Come se questo non bastasse la Red Bull ha fatto pubblicamente notare la loro benevolenza sull’errore commesso da Leclerc quando ha saltato la pesa adducendo di essere stato distratto da qualcosa nel momento in cui entrava ai box.

Red Bull ha fatto notare che un loro eventuale reclamo avrebbe visto penalizzare il pilota monegasco e tutto invece è stato lasciato nelle mani della benevolenza dei commissari della Fia, al contrario di quanto fatto dalla Ferrari per il doppio episodio in cui i piloti della Red Bull avrebbero toccato la linea gialla che limita la traiettoria a destra da tenere uscendo dai box per salire verso il casinò dopo la variante di Santa Devota.

Molti addetti ai lavori ed ex piloti hanno criticato, senza mezzi termini le esternazioni in diretta da parte di Leclrc e qualcuno ha ricordato che qualcosa di analogo costo il posto, in Ferrari ad Alain Prost. Qui qualcuno, visto che le critiche vengono in buona parte dall’automobilismo di oltre Manica. sembra voler insinuare il seme della discordia nella squadra di Maranello, giudicata troppo competitiva in pista.