Sergio Perez può dormire sonni tranquilli. la Red Bull lo ha confermato come pilota per i prossimi 2 anni, sino alla fine del 2024, a fianco di Max Verstappen che invece è tranquillo sino alla fine del 2028, contratto record per la sua lunghezza.
Così facendo i responsabili del team hanno archiviato un problema ed una indecisione e possono guardare ora solo all’inseguire il titolo costruttori che è mancato nel palmares più recente.
Un cambio di strategia gestionale rispetto al passato quando il secondo posto in squadra lo si teneva, possibilmente, disponibile per uno dei piloti che era inserito in Alfa Tauri o in una delle categorie dei campionati di monoposto inferiori.
Una conferma che ha liberato mentalmente anche il messicano che d’ora in poi si deve solo concentrare alla ricerca del risultato complessivo di squadra senza dover dimostrare nulla di più di gara in gara. compresa una strategia a favore della replica iridata del compagno, sempre che le opportunità del vento non gli girino in favore assoluto.
Questa conferma diventa un problema concreto in casa Ferrari che poteva sperare in un Perez più arrembante ai danni dello stesso compagno alla ricerca della conferma.
Ora Perez ha solo un problema: correre al meglio e potersi esprimere al massimo mentalmente tranquillo. Situazione analoga a quella che la Ferrari ha deciso per Sainz.