La Motor Valley Fest è un sogno, ovvero quel desiderio impossibile per buona parte del genere umano che, nelle vetture esposte, può sperare solo se vince ad uno dei pochi concorsi milionaria in Italia.
Lo si intuisce in quelli che gli organizzatori hanno stimato essere stati 60.000 spettatori che hanno varcato i cancelli del cortile d’onore dell’Accademia Militare dove erano esposte le auto più prestigiose , tutte o quasi legate al concetto di vetture spinte da motore “rombante” endotermico e non da un “sibilante” motore elettrico.
Poi altre 20,000, sempre stimate, sarebbero state quelle che hanno preso visione del resto dell’intenso programma, sempre da sogno, messo in cantiere.
Motor Valley Fest è un contenitore in cui hanno cercato di inserirsi di tutti e di più ed è sembrato essere “Modena centrico”, a fronte di quanto avvenuto nella prima edizioni in cui erano presenti personaggi di maggior spicco del settore, dal presidente Ferrari e Stellantis, anche per la scelta della data che per certi aspetti è risultata sbagliata.
Tutti felici e contenti, ma è mancata qualche chicca come poteva essere il prototipo dell nuova vettura la C10 che Pagani sta facendo sviluppare sulle strade tedesche e che sarà presentata settembre.
Quel poco di sicurezza stradale è passato quasi inosservato come alcune altre situazioni correlate, sono risultate molto “intime” e poco interessate dal pubblico.