Il Mondiale di Formula 1 torna in Europa e con il Gran Premio di Spagna inizia la serie di circuiti più classici, che vedranno il campionato stabilirsi nel vecchio continente – con la sola eccezione del Canada, comunque un tracciato di grande tradizione – fino al Gran Premio d’Italia di settembre. Come spesso è accaduto, la gara del Circuit de Barcelona-Catalunya segna l’inizio di una fase diversa del campionato, nella quale cominciano ad entrare in gioco gli sviluppi che le squadre hanno messo a punto sulla scorta dei dati raccolti nelle prime gare disputate. La Scuderia arriva in Spagna forte del doppio podio di Miami e con un Carlos Sainz che dopo il terzo posto centrato in Florida vuole fare bene davanti ai tifosi della Ferrari e ai suoi, 3500 dei quali saranno assiepati su una tribuna dedicata, la cosiddetta “Grada CS55”.
Banco di prova. Il layout del tracciato – con curve da alta, media e bassa velocità, cambi di direzione, ondulazioni e il lungo rettilineo d’arrivo – è un impegnativo banco di prova non solo per le qualità delle monoposto ma anche per le nuove regole della Formula 1, che hanno riproposto l’effetto suolo dopo quarant’anni per avere gare più ravvicinate e sorpassi più accessibili. Nel corso degli anni il Circuit de Barcelona-Catalunya – dove la nuova generazione di monoposto ha esordito nei primi test di questa stagione – è diventato uno dei tracciati sui quali guadagnare posizioni è più difficile: se anche qui la gara dovesse essere ricca di duelli serrati si avrà la conferma della bontà del cambiamento che FIA e Formula 1 hanno fortemente voluto. Come sempre, i piloti dovranno tener conto dei cambi di direzione del vento – una costante da queste parti – che hanno un forte impatto sul bilanciamento delle vetture per le quali qui si adotta una configurazione aerodinamica a medio-alto carico. Le zone DRS saranno due, quella sul rettilineo principale, che porta alla prima chicane, e quella dopo la curva 9 sul rettilineo di ritorno che porta proprio alla 10.
Programma. Le monoposto scenderanno in pista per la prima volta il venerdì, per le consuete due ore di prove libere previste alle 14 CET e alle 17. Le qualifiche saranno sabato alle 16, precedute alle 13 dall’ultima sessione di libere. Il 52° Gran Premio di Spagna prenderà il via alle 15 di domenica. Da percorrere ci sono 66 giri del circuito da 4.675 metri, pari a 308,424 chilometri.
Carlos Sainz Nato il 1/9/1994
a Madrid (Spagna)
1. La pista della tua gara di casa è conosciutissima da tutti i piloti dal momento che è tradizionale sede di molti test invernali. Quali sono le sue caratteristiche e quale è la parte che preferisci?
“Quella di Barcelona-Catalunya è una pista che qualunque pilota ricorda a memoria ma penso anche una di quelle che piace un po’ a tutti. Si caratterizza per un mix di curve da alta, media e bassa velocità che rende impegnativo trovare il giusto bilanciamento per estrarre la massima prestazione dalla vettura per l’intero giro. Le curve che mi piacciono di più sono la 3 e la 9: la 3 è una lunga piega verso destra nella quale siamo sottoposti a una forza G molto intensa dall’inizio alla fine, mentre la 9 è un curvone da alta velocità in salita che, almeno in qualifica, sarà possibile affrontare in piena accelerazione. Questo circuito è davvero tosto e non vedo l’ora di poterci girare con queste vettura in condizioni ideali dopo le prove fatte ai test”.
2. Arrivi in Spagna dopo aver disputato la tua miglior qualifica, a Miami, e con il nono podio della carriera conquistato. A quale risultato punti per il Gran Premio di Spagna?
“Il risultato è lo stesso di ogni gara: estrarre dalla nostra monoposto il massimo potenziale e, magari, lottare per vincere il Gran Premio. Certo, il fatto che sia la mia gara di casa la rende più speciale per tutti i tifosi che verranno a vederla sugli spalti, ma in termini di obiettivo questa rimane una gara come un’altra, nella quale cercare di dare il meglio”.
3. Anche questa gara torna ad avere il pubblico al completo, e c’è anche il ritorno della “Grada CS55”. Cosa ti aspetti dai tifosi e cosa ti senti di promettere loro?
“Dopo due anni con pochissimi o nessun tifoso in circuito, sono contentissimo che in questa stagione ci sia il tutto esaurito su ogni tribuna. Aver potuto organizzare di nuovo la “Grada CS55” è per me una grande soddisfazione: è ormai diventata una tradizione e mi permette di entrare un po’ più in contatto con chi tifa per me. Detto questo, sono sicuro che il sostegno per la Ferrari e per noi piloti sarà enorme su qualsiasi tribuna e posso garantire fin da ora che io e la squadra ce la metteremo tutta per dar loroqualcosa per cui esultare. Speriamo in un grande weekend di gara in Spagna e con i tifosi felici in ogni angolo del tracciato”.
Ferrari Stats
GP disputati 1035
Stagioni in F1 73
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 240 (23,19%)
Pole position 233 (22,51%)
Giri più veloci 257 (24,83%)
Podi totali 785 (25,28%)
Ferrari Stats GP di Spagna
GP disputati 51
Debutto 1951 (J.F. Gonzàlez 2°; A. Ascari 4°; P. Taruffi rit.; L. Villoresi rit.)
Vittorie 12 (23,53%)
Pole position 13 (25,49%)
Giri più veloci 14 (27,45%)
Podi totali 38 (24,83%)
13. I piloti spagnoli che hanno disputato almeno un Gran Premio in Formula 1. L’unico in grado di vincere titoli mondiali e gare è stato fin qui Fernando Alonso – che con la Scuderia Ferrari ha conquistato 11 Gran Premi – mentre Carlos Sainz è secondo per gare disputate (145), punti (574,5) e podi (nove, sette dei quali con la Ferrari). Da ricordare anche Marc Gené (36 GP e 5 punti) che nell’ambito delle attività di F1 Clienti ha guidato più Ferrari di qualsiasi altro suo connazionale, e Alfonso De Portago, che corse con la Scuderia nel 1956 e nel 1957.
68. I parchi della città di Barcellona, che rappresentano più del 10% della superficie cittadina. Il più grande è quello di Collserola, mentre i più celebri sono il Parc de la Ciutadella – con le sue famose fontane – e il Parc Güell, impreziosito dalle opere di Antoni Gaudì. Non distante dalla città si trova anche un altro parco molto speciale, si tratta di quello di divertimenti di Portaventura, all’interno del quale c’è Ferrari Land, inaugurato nel 2017, ricco di attrazioni ispirate alla Casa di Maranello.
100. I km della prova a cronometro a squadre di ciclismo che il Circuit de Barcelona-Catalunya ha ospitato nell’ambito delle Olimpiadi del 1992. A vincere fu la Germania (Rich-Meyer-Dittert-Peschel) davanti all’Italia (Peron-Anastasia-Colombo-Contri) e alla Francia (Harel-Boussard-Faivre–Pierret-Gaumont).
109. Gli anni dalla prima gara automobilistica disputata in Spagna. Era il 15 giugno 1913 quando si corse su un circuito situato nella località di Guadarrama, non lontano da Madrid, e a vincere fu il pilota di casa Carlos de Salamanca su Rolls-Royce. L’edizione inaugurale del Gran Premio di Spagna risale invece al 1923 e venne disputata sul circuito ovale di Sitges-Terramar (Catalunya): trionfò il francese Albert Divo su Sunbeam. Nell’albo d’oro si contano anche tre vittorie del monegasco Louis Chiron (1928, 1929 e 1933) mentre la prima edizione valida per il Campionato del Mondo di Formula 1 è stata quella del 1951, corsa sul tracciato cittadino di Pedralbes, a Barcellona, e vinta da Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. Nel 1954 arrivò la prima delle otto vittorie Ferrari, grazie a Mike Hawthorn con la 553 F1.
3500. Gli spettatori che possono trovare posto sulla “Grada CS55” dedicata a Carlos Sainz per questa gara. I biglietti sono andati completamente esauriti in poche ore sull’onda dell’entusiasmo della grande stagione disputata lo scorso anno da Carlos e dopo la doppietta conquistata dalla Scuderia Ferrari nella gara inaugurale del 2022 in Bahrain.
Così in Ferrari 75 anni fa
Maggio 1947: la Scuderia è reduce dal cosiddetto “insuccesso promettente” della corsa di Piacenza, che aveva portato sulla Casa di Maranello e sul motorsport in genere l’attenzione di tutti i media italiani: Franco Cortese era stato al comando con l’esordiente Ferrari fino a poche tornate dal termine, quando un guasto l’aveva costretto al ritiro. Alla fine di maggio è in programma la Primavera Romana del Motore, che mette in scena per tre settimane un gran numero di gare delle più svariate categorie. Gli organizzatori, nella speranza di avere la Casa di Maranello schierata alla partenza, aprono le iscrizioni anche alle vetture di cilindrata fino a 1,5 litri. Enzo Ferrari non attende altro e iscrive Franco Cortese con la stessa 125 S di Piacenza. Il problema che ha fermato la vettura nella corsa precedente è stato risolto e il Gran Premio di Roma, ospitato nello spettacolare scenario delle Terme di Caracalla, ha tutte le carte in regola per essere il teatro di una delle pagine più importanti della storia della Casa di Maranello.