La Ferrari ha già dovuto o deciso di montare il secondo motore su entrambe le monoposto. Sarebbe stato meglio che questa alternanza fosse iniziata con la gara di Baku per essere in linea con quanto previsto dal regolamento tecnico della F1 che concede l’utilizzo limitato di parecchie componenti dirette e indirette legate al motore, con un massimo assoluto di 3 unità.
Chi deve oltrepassare questi limiti e deve portare in pista una qualsiasi 4 unità deve pagare dazio al G.P. interessato con una retrocessione di 10 posti sullo schieramento di partenza.
Proprio per cercare di rientrare nei tempi, per la normale alternanza e non incorrere in penalizzazioni, in Ferrari hanno preso queste decisioni: il venerdì delle prossime gare, sino almeno quando i due motori della serie 1 non avranno raggiunto il loro chilometraggio di lunga vita.
Unica eccezione il loro rientro in prima linea, per tutto il fine settimana, nella gara di Monaco più corta degli altri G.P. e con una media oraria più bassa, dove velocità massime sono “relative” e sorpassi miracolosi.
Sembra inoltre che dalla Ges sia stata rivolta, alla Fia, una richiesta in deroga per aggiornare alcune componenti interne al motore per ragione di sicurezza ed affidabilità.
Strana zona grigia per quanto riguarda le vere interpretazioni in quanto stabilire l’esatta ed univoca corrispondenza all’affidabilità e invece che sotto questa voce si nasconda la ricerca di miglioramenti nelle prestazioni in funzione di alleggerimenti od ottimizzazioni nella distribuzione dei materiali.
Il concetto di ottimizzazione nella distribuzione dei materiali corrisponde anche ad altre componenti della monoposto che però non sono soggette a restrizioni di sorta.