Rientrato il materiale tecnico, da sottoporre ad accurata analisi dopo 5 appuntamenti ,ed in vista del ritorno sul circuito del Mont Melo, dove le attuali F.1 debuttarono per l’inizio della stagione, e visto che vi è qualche possibilità di lavoro in più visto che le monoposto non devono essere imbarcate già nel venerdì del fine settimana, il passo è cruciale.
Le analisi comparate delle esperienze fatte, spesso solo in parte concretizzate con una modifica effettiva e sostanziale in gara, si deve decidere su come quando e cosa far debuttare in pista anche in funzione del confronto possibile conio comportamento registrato allora.
Oggi le temperature sono più alte, nella media, ed abbiamo sentito dai piloti e dai responsabili delle squadre che questo temine di paragone si sia dimostrato molto importante a fronte delle prestazioni.
La squadra che dovrà guardare al prossimo appuntamento con l’attenzione maggiore è la Mercedes che potrebbe vedersi costretta a riavvolgere il nastro e rivedere radicalmente il proprio progetto sulla W13, cambiando nell’occasione anche la sigla numerica di identificazione.
Una decisione basilare che deve tenere conto di un fattore molto importante i Budget Cap. Conviene investire il disponibile nel nuovo progetto che rivolti drasticamente il livello delle prestazioni, sempre incognite comunque quando si va in pista, o trovare la chiave di lettura delle evoluzioni possibili per rientrare nell’ottica di poter essere la terza squadra, ago della bilancia iridata.
Pensare di inseguire la riconferma iridata nel campionato costruttori sembra utopistico sia pure il campionato abbia ancora molti appuntamenti a calendario. Unica ipotetica aspirazione in quanto quello piloti è ancora più irrealistico.
Le scelte da perpetuare in vista del 6° appuntamento di stagione rientra nelle logiche applicate anche nel passato, al rientro della F.1 in Europa e con l’appuntamento di Barcellona che è quello che consente le analisi comparative più aggiornate.
Una cosa molto importante è emersa nell’appuntamenti di Miami, l’incidenza del variare sostanzioso delle temperature, sul rendimento delle monoposto e sullo sfruttamento degli pneumatici.
Stando ai rumors sono le appendici aerodinamiche, in simbiosi con gli stessi elementi legati alla carrozzeria ed al fondo delle monoposto, che dovrebbero essere l’asse portante nelle evoluzioni da portare in pista.
Evoluzioni che devono essere legate anche ad un altro elemento di base: alleggerire le monoposto, apparse “giunoniche”. Alcune squadre hanno già lavorato tal senso impiegando anche una parte interessante di quanto già previsto nella suddivisione delle spese possibili nell’arco della stagione.