Il sogno americano della F.1 si sta trasformando in una realtà. Realtà concreta e non solo un mordi e fuggi della durata di un fine settimana come è stato, sempre, nel passato visto il concetto completamente differente che oltre Oceano si ha per lo sport spettacolo.
Ogni appuntamento deve diventare un qualcosa di molto simile a quanto avviene quando vi è la finale del Super Bowl e quindi bisognerà architettare anche un qualcosa di direttamente legato ad una serie di gare, con un fine proprio, un campionato nel campionato, ma questo richiederebbe la rotazione delle date, di cui bisogna valutare le problematiche in funzione dei costi dei trasporti all’oggi.
Perché queste certezze? Perché della cosa si è gettato il sasso nello stagno del salotto buono della Finanza di Wall Street. Per ora annunci di intenti che si dovrebbero concretizzare, entro la fine di giugno, con investimenti di alcune centinaia di milioni di dollari atti a concretizzare il primo passo in funzione del G.P. di Las Vegas del prossimo anno.
Creare un area permanente in centro alla città, che si vede contendere il titolo di regina del gioco d’azzardo da Macao, di cui si è anche già discusso con le squadre, per la realizzazione delle strutture dei box e del paddock in generale.
L’ipotesi di box provvisori, a bordo pista, con il paddock a 3 chilometri dal centro non sono assolutamente piaciute ai team ed ecco che si è intrapresa l’ipotesi di un acquisto di una quantità di terreno necessario e sufficiente, anche per attività collaterali, di spettacolo.
Proposta che ha trovato abbastanza concordi le autorità locali che non hanno assolutamente posto dei veti.