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C'era una volta

Quella maledetta 17a vota che le F.1 correvano a Imola

Nel 1994, il primo di maggio, era programmato ad Imola per la 17a volta una gara di F.1 correvano sul tracciato di Imola. Un fine settimana che definire tra i più tragici della F.1 è dire poco.

Già nelle prove libere una serie di incidenti di cui il più grave fu quello di Rubens Barrichello, le cui condizioni di salute era tanto gravi da preoccupare in modo profondo Ayrton Senna.

Andando ad incrementare ulteriormente quelle che erano le brutte sensazioni relative alla competitività della sua Williams, con cui non riusciva ad avere quel feeling che gli sarebbe stato necessario per poter contrastare l’arrembante Michael Schumacher che, con la Benetton, aveva già cominciato a vincere.

Le modifiche apportate non davano i risultati sperati, compresa la sua posizione nell’abitacolo con un radicale intervento di modifica al piantone dello sterzo su cui, poi, si è tanto discusso, dopo la sua morte avvenuta durante il G.p. e dopo che nelle qualifiche era deceduto Ronald Ratzenberger , altro incidente che scosse molto il campione brasiliano.

Sempre in quel tremendo fine settimana vi fu un incidente sul rettifilo di partenza con una gomma che superò la rete di sicurezza piombando corso la tribuna. Per fortuna con conseguente meno gravi.

A soccorrere Ayrton Senna vi fu il dott. Alessandro Mosley, modenese, che era a bordo dell’auto medica allertata per prima e che arrivò sul luogo quando il pilota era già in condizioni disperate.

Per un tempo che non finiva mai e trasmesso in diretta dalle immagini televisive, tentò in tutto e per tutto di salvare il pilota cercando da prima di stabilizzarne le condizioni disperate per poterne consentire il trasporto all’ospedale di Bologna, nel frattempo allertato al massimo livello, con l’elicottero del soccorso sanitario che era atterrato a pochi metri dall’ incidente, in pista direttamente, per risparmiare minuti vitali.

Mosley ha sempre ricordato questo come un momento pressante ella sua carriera di primo soccorritore, dal punto di vista mediatico, anche se ha sempre detto che ha avuto a che fare con casi altrettanto gravi nella vita del quotidiano senza che gli stessi apparissero in cronaca con tanto fragore, tanto che il 2 maggio fu protagonista di una conferenza stampa presso il policlinico di Modena.