Toto Wolff si è scusato con Lewis Hamilton, appena è passato sotto la bandiera a scacchi, riconoscendo tutti i problemi della squadra nell’allestire la nuova monoposto che non ne vuole sapere di essere competitiva.
A Brackley hanno voluto sfidare la sorte e proseguire nella loro numerazione con cui identificare una monoposto e a quella di quest’anno che già si presenta innovativa per le linee hanno dato il n°13 che nel mondo anglosassone porta una sfortuna tale che le compagnie aeree saltano questa numerazione per indicare le file sui loro aeromobili.
Per la W13 dire che sembra confermare questa situazione è dir poco e sembra che a Barcellona possa arrivare la versione B, con parecchie modifiche che tengano conto di quanto le stesse possano incidere sul Budget Cap.
Quello che stupisce è come mai Russell abbia distaccato tanto il suo capo squadra come lui stesso dichiara. La situazione di Hamilton sembra da ascriversi anche ad una problematica: quella di trovarsi all’interno di un trenino di monoposto che possono tutte utilizzare, insieme il DRS.
In queste condizione il porpoising che si presentava sulla monoposto di Hamilton era caratterizzato da una frequenza molto più elevata a fronte di quello che si è presentato sulla monoposto di Russell che ha potuto viaggiare in una turbolenza inferiore a fronte del compagno di squadra.
Oltre all’impegno per risolvere il problema, o i problemi, di cui si devono occupare i tecnici, Toto Wolff è impegnato nel mantenere ad un certo livello il morale del suo campione e già ieri lo ha coinvolto in una lunga giornata di confronto con i tecnici nell’analisi dei dati raccolti e per sentire dal pilota stesso quali sono state le sue sensazioni da aggiungere ai più freddi dati raccolti.