Modena è sempre meno la capitale dei motori, ovvero lo è di nome, facendosi forte della presenza della Ferrari e solo di una piccola parte della Maserati industriale ma ormai non lo è di fatto.
Se si esclude la F.1 per la Ferrari per quanto riguarda tutta la sezione del Racing sia la casa del Cavallino sia la Maserati si sono trovate costrette ad emigrare in funzione dei loro programmi per il prossimo anno ed oltre.
La Ferrari è emigrata in Francia, a Signes dove ha sede l’Oreca che ha il compito di realizzare tutte le versioni agonistiche della 296GTC che dovranno correre nella lunga serie di campionati in cui saranno presenti queste tipologie di vetture, in funzione del nuovo regolamento GT3.
Sempre dall’Oreca viene fornita alla Ferrari, o chi per essa, la vettura “prototipo” con cui fare già allenamento in vista della prossima 24 ore di Le Mans, 2023, dove deve debuttare la inedita creatura che la Ferrari sta allestendo in collaborazione con Dallara che è lo specialista principe nel settore delle competizioni sulla lunga durata, ma con sede a Varano de Melegari, provincia di Parma.
Maserati pure, considerando che il suo entrare in F.E possa essere considerato un ingresso da costruttore nelle competizioni se si esclude lo studio e la realizzazione del motore elettrico, ha deciso di aggregarsi ad una gestione della squadra che è in sede oltr’Alpe e peraltro già presente inquinamento questa tipologia di gare con una prerogativa cittadina del tracciato, compreso quello di Monaco in cui quest’anno viene utilizzato Los tesso tracciato della F.1.
D’altronde la F.E è caratterizzata dalla presenza nelle gare di monoposto mono costruttore e mono tipo per quanto tutto concerne il telaio e la parte aerodinamica.
Ampia libertà per la parte cromatica e libertà limitata da quanto prescritto dal regolamento tecnico per quanto concerne batterie, motore e recupero d’energia che sembra il prossimo anno non prevedere freni sul posteriore.